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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Lagalla replica agli attacchi dopo la morte del cane Aron: "Violenza verbale gratuita, mi riservo di querelare"

Il sindaco respinge le accuse definendole "prive di fondamento, in particolare sulle iniziative che si sarebbero dovute adottare nei confronti del soggetto che ha commesso questa vile azione"

Non si è ancora spesa l'eco delle polemiche dopo  la morte del cane Aron , bruciato vivo dal suo padrone martedì scorso in piazza Croci. In questi giorni ad essere bersagliato è stato puro il sindaco Roberto Lagalla, accusato di non avere a cuore il benessere degli animali e di "iniziative retoriche" come la costituzione di parte civile del Comune nella vicenda che vede coinvolto l'uomo che ha dato fuoco al cane, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura ma rimasto a piede libero.

«Dispiace constatare - ha reagito il sindaco - che, a un ignobile fatto come quello di un cane bruciato vivo, qualcuno abbia pensato di rispondere con violenza verbale e, talvolta, muovendo accuse prive di fondamento, in particolare sulle iniziative che si sarebbero dovute adottare nei confronti del soggetto che ha commesso questa vile azione, come se fossero il sindaco o l'amministrazione a poterle assumere in autonomia".

"Il Comune ha fatto tutto quello che era in suo potere fare e per queste ragioni, mi riservo di adire le vie legali nei confronti di chi ha rivolto offese verso il Comune e di chi, pensando di mendicare un po' di visibilità da questa penosa vicenda, ha ritenuto, con gratuite affermazioni, di incolparmi di incuria e disattenzione verso i cittadini", ha concluso Lagalla.

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