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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Irregolarità nel sequestro da 1,6 miliardi ai Virga di Marineo", nuovo processo per Silvana Saguto

Il gup di Caltanissetta ha disposto l'imputazione coatta per l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale, attualmente in carcere. L'accusa è di falso: avrebbe deciso da sola di bloccare l'immenso patrimonio degli imprenditori. La Procura aveva chiesto per ben due volta l'archiviazione

Fu senz'altro il sequestro dal valore più alto di tutta la storia della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, quello da un miliardo e 600 milioni che aveva colpito nel 2015 gli imprenditori Virga di Marineo. Un patrimonio - composto da 33 imprese di calcestruzzo, 700 immobili, 89 rapporti bancari, 40 di tipo assicurativo, e  da una quarantina di mezzi - che venne poi restituito alla famiglia nel 2021. Per il gup di Caltanissetta l'allora presidente della sezione, l'ex magistrato Silvana Saguto, reclusa a Rebibbia, avrebbe commesso un falso decidendo quel sequestro da sola e non in una camera di consiglio collegiale.

L'arresto di Silvana Saguto | Video

Il giudice Santi Bologna ha disposto l'imputazione coatta per Saguto - dopo due richieste di archiviazione da parte della Procura - e il nuovo processo inizierà per lei ad aprile. Non si sta procedendo, invece, per l'accusa più grave di corruzione. Secondo la difesa di Saguto, però, la vicenda rientrerebbe tra quelle già al centro del processo principale all'ex giudice, che sta scontando una parte della condanna già diventata definitiva, mentre per alcuni capi d'imputazione dovrà essere celebrato un appello bis, dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione.

L'analisi: cosa resta del sistema Saguto dopo la Cassazione

Il sequestro ai Virga nacque sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni pentiti, che sostenevano che Carmelo Virga, uno dei fratelli imprenditori, avrebbe potuto contare sull'appoggio di Cosa nostra. Rivelazioni che non confluirono mai in un processo penale, ma che bastarono invece alle Misure di prevenzione per bloccare tutti i beni. Gli stessi Virga denunciarono l'ex giudice Saguto, sostenendo che il provvedimento a loro danno sarebbe stato oggetto di uno dei (tanti) patti corruttivi che l'allora presidente della sezione avrebbe utilizzato per distribuire incarichi. Tanto che la decisione di mettere i sigilli a quell'immenso patrimonio sarebbe stata presa in pochissimi giorni e per giunta senza che ci fosse traccia di una camera di consiglio tra i giudici. Adesso che il gup ha disposto il processo per Saguto, gli imprenditori sono parte civile con l'assistenza dell'avvocato Luca Inzerillo.

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