rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Partinico

Bene confiscato tolto per una "festa abusiva" a Partinico, ma la coop non ci sta: "Ricorreremo al Tar"

Scontro aperto su un immobile di contrada Parrini affidato da quasi 20 anni alla NoE. Per il Comune "commesse gravi violazioni" con "un evento musicale non autorizzato e nonostante l'annullamento della Scia". La difesa: "Tutto regolare, avevamo invitato anche il sindaco, a rischio coltivazioni e un progetto rivolto a ragazzi autistici"

Da un lato c'è il Comune di Partinico, guidato dal sindaco Pietro Rao, che contesta "gravi violazioni" nella gestione di un bene confiscato ai boss Madonia in contrada Parrini e che per questo ha disposto la revoca della concessione alla cooperativa sociale "NoE", e dall'altro c'è proprio la coop, che da quasi vent'anni porta avanti progetti con finalità sociali nella struttura (ottenendo finanziamenti anche a livello europeo e riconoscimenti scientifici, oltre a garantire l'inclusione di diversi migranti e ragazzi disabili), che respinge le accuse al mittente e che non ha alcuna intenzione di lasciare l'immobile. L'unica cosa certa nella contesa è che la vicenda finisce adesso davanti al Tar, al quale si sta appellando la cooperativa, e che sarà a questo punto un giudice a stabilire come stanno effettivamente le cose.

PalermoToday si è già occupato di altri casi legati alla gestione di beni confiscati, come quello dell'imprenditrice Valeria Grasso che occupa abusivamente un immobile che mai ha avuto in concessione - sul quale a mesi di distanza dall'articolo, nonostante le continue richieste, non è ancora giunta una replica da parte dell'Agenzia per i beni confiscati - e come quello del "Cambio rotta" di Altavilla Milicia, che ha portato recentemente alla revoca della concessione di Villa Geraci a una cooperativa che l'avrebbe gestita in violazione delle regole.

Le accuse e "l'evento musicale abusivo"

Lo scontro a Partinico è nato dopo un controllo effettuato dai vigili urbani, dalla polizia e dai carabinieri nel bene confiscato di contrada Parrini (non lontano da Borgo Parrini, diventato ormai un'importante meta turistica) lo scorso 7 settembre, e durante il quale sono state elevate sanzioni amministrative e sanitarie. Perché, come si legge nella diffida notificata dal Comune alla cooperativa "nel bene confiscato si svolgeva 'un evento musicale', privo delle necessarie comunicazioni e/o autorizzazioni e del preventivo pagamento della Siae, e 'veniva segnalata la presenza di un autocarro adibito alla preparazione dei pasti ed alla vendita di bibite ed alcolici e di diversi tavoli completi di sedie destinati alla consumazione dei pasti... Erano presenti alcune decine di persone sedute ai tavoli dove si notavano stoviglie con resti di cibo e bevande; diverse stoviglie venivano rinvenute, appena utilizzate anche all'interno dell'immobile facente parte della confisca e ugualmente assegnato alla cooperativa NoE. Inoltre era presente un complesso che suonava dal vivo'".

Come si legge ancora nel documento "la Scia per la registrazione sanitaria di un mezzo mobile per l'inizio attività di ristorazione e vendita ambulante a mezzo veicolo mobile è stata annullata in data 7 luglio 2023 e notificata a mezzo pec in pari data". Infine - contesta ancora il Comune - "il predetto evento, costituente uno di altri simili già svolti in precedenza, veniva pubblicizzato attraverso i social, con la precisa indicazione di servizi a pagamento per la consumazione della cena sul posto". Da qui l'avvio della procedura per la revoca del "contratto di comodato d'uso gratuito stipulato il 15 settembre 2005" proprio con la cooperativa NoE.

Il sindaco irremovibile: "E' stata violata la legge"

Il sindaco di Partinico, sentito da PalermoToday, è irremovibile: "Di fronte ai verbali dei vigili, dei carabinieri e alle contestazioni dell'Asp - spiega - devo prendere atto che è stata violata la legge ed è una cosa inaccettabile in un bene confiscato alla mafia. Non abbiamo alcun pregiudizio, vogliamo solo che vengano rispettate le regole e la nostra decisione è stata presa informando anche l'Agenzia per i beni confiscati. Non temiamo mobilitazioni e neppure di confrontarci con il Tar". 

La difesa: "Attività regolari, invitato anche il sindaco"

Alle contestazioni, attraverso l'avvocato Alessandro Duca, la coop ha risposto punto su punto con una memoria difensiva, inviata anche alla prefettura e all'Agenzia per i beni confiscati, che anticipa il ricorso ai giudici amministrativi, visto che ogni dialogo con l'amministrazione comunale sembra precluso. E non ci sarebbe alcuna "grave violazione", o comunque non tale da giustificare una revoca così repentina. In primo luogo "i piccoli spettacoli musicali" sarebbero "attività rientranti fra le attività previste dalla statuto della coop". Proprio per questo sarebbe stato acquistato il veicolo mobile (food truck) per la preparazione e la somministrazione di alimenti e presentata la Scia. Secondo la difesa, però, alle serate organizzate il 17, il 24 e il 31 agosto sarebbero stati invitati solo utenti e volontari della coop e sarebbe stato pubblicato un post su Facebook visibile solo agli amici. "Non era previsto alcun biglietto d'ingresso, né alcun menu e prezzo degli alimenti e - rimarca ancora l'avvocato - avvisi in veste amicale e informale sono stati inviati anche al sindaco, all'addetta di segretaria del sindaco e al responsabile del Suap", cosa che confermerebbe la buonafede degli operatori. In ogni caso agli eventi "hanno partecipato non più di 30 persone, conosciute ed invitate dalla cooperativa".

L'avvocato sottolinea che se ad agosto la Siae sarebbe stata regolarmente versata, lo stesso non sarebbe accaduto il 7 settembre "perché la musica non aveva carattere protetto (improvvisazioni in stile balcanico)". La cooperativa poi non nega di aver diffuso "un annuncio a pagamento per sole 24 ore su Facebook sulla pagina di Noe Cooperativa in cui è stato inserito anche l'invito per prenotazione a costo popolare (tra 12 e 15 euro) per una cena secondo prerogative di legge sanitaria compatibili con le preparazioni finali componibili su veicolo mobile". L'invito sarebbe stato raccolto però solo "da 4 persone". In ogni caso "l'organizzazione di eventi è contenuta nel piano socioeconomico presentato dalla cooperativa al Comune il 19 maggio 2023 e allo stato privo di riscontro".

Il legale mette in evidenza che alla festa del 7 settembre "hanno partecipato solo 16 persone" e che "nel verbale della polizia è stata accertata 'l'assenza di palcoscenico, assenza di amplificazione, di ballo e di somministrazione di cibo'". E poi che "solo l'8 settembre 2023 la cooperativa è venuta a conoscenza della notifica del Suap che il 7 luglio annullava la comunicazione della Scia". Per un disguido infatti "il procuratore incaricato della trasmissione della Scia non aveva comunicato l'annullamento e ha presentato denuncia alla sua assicurazione professionale per rifondere alla cooperativa le due sanzioni irrogate".

Infine la procedura adottata dal Comune viene contestata anche nella forma, visto che si può arrivare alla revoca della concessione "dopo gravi e reiterate" violazioni (e quelle contestate non lo sarebbero) comunque nell'ambito di un contraddittorio, che in questo caso sarebbe mancato. Vengono elencate tutte le iniziative portate avanti dalla cooperativa in questi anni, senza contare che NoE ha provveduto a sue spese ad accatastare gli immobili totalmente abusivi presenti nel bene confiscato (un vulnus che, come rimarcano dalla cooperativa, in 18 anni il Comune non ha mai sanato, impedendo di accedere a determinati finanziamenti e di partecipare a bandi). 

La coop - che ha già ricevuto la solidarietà da più parti, anche in segno di riconoscimento del proprio operato - è pronta a difendere con le unghie e con i denti quanto fatto fino ad oggi. E teme che con la procedura avviata al Comune possano andare in malora, tra l'altro, la piantagione silvestre in tecnica "Food Forest" realizzata con l'università di Palermo, le piantagioni di avocado, realizzate con una società svizzero-tedesca, nonché il progetto per l'inclusione di 6 giovani autistici per il quale sarebbe già tutto pronto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bene confiscato tolto per una "festa abusiva" a Partinico, ma la coop non ci sta: "Ricorreremo al Tar"

PalermoToday è in caricamento