Mignani dopo il pari con la Samp: "Voglio di più, non dobbiamo solo difendere"
Le dichiarazioni del tecnico del Palermo al termine della gara finita 2-2 con i doriani: "A mio avviso il 3-5-2 iniziale era il miglior modo per contrastare i nostri avversari. Debutto emozionante, ma appena entro in campo so gestire quello che provo"
E' soddisfatto solo parzialmente Michele Mignani, al termine del 2-2 interno contro la Samp. Il nuovo tecnico rosanero, nel post partita, ha analizzato la prestazione dei suoi partendo dal modulo attuato: un 3-5-2 con Di Francesco schierato da interno, in una posizione inedita.
"La rosa che avevo a disposizione per oggi e per il tipo di match che dovevamo fare mi sembrava la formazione ideale per iniziare - ha esordito -. Loro erano più in fiducia, volevo avere maggiore solidità e mettere a loro agio i calciatori. Tre cambi soltanto? Eravamo un po’ corti in mezzo al campo, li ho ritenuti sufficienti visto che i ragazzi mi sembrava stessero bene. Dal mio punto di vista siamo cresciuti rispetto al primo tempo - ha proseguito - penso che la squadra si sia tolta di dosso le paure iniziali. Grosse occasioni non ne abbiamo concesso, i gol subiti sono episodi che nel calcio possono capitare".
La squadra rosanero ha mostrato miglioramenti in fase di non possesso, sottolineati dallo stesso allenatore: "Sono contento della fase di non possesso - ha aggiunto il tecnico - la Samp dà ampiezza e con i due trequartisti ti crea difficoltà. Per me questo era il modulo migliore, mettersi a 5 era la soluzione a mio avviso corretta. Non è il momento di parlare di cambi di modulo in futuro, vediamo che settimana sarà. Vorrei proporre qualcosa di più, dobbiamo essere più bravi a muovere la palla: oggi i centrocampisti hanno fatto quello che avevo chiesto. Perderemo Lucioni e Di Mariano che erano diffidati, ci affideremo ad altri e sono sicuro che sapranno farsi trovare pronti".
Chiusura dedicata alle emozioni del debutto al Barbera: "Il debutto è sempre emozionante, ho 51 anni ma l’emozione c’è sempre. Sedersi su una panchina importante è sempre bello. L’emozione finisce quando entri in campo, ho sempre gestito l’emozione sia da calciatore che da allenatore. A fine primo tempo ho detto ai ragazzi che non ero completamente soddisfatto della nostra proposta e che non dovevamo solo difendere. Nel finale abbiamo creato i presupposti - ha concluso - siamo stati un pizzico sfortunati col palo".
In sala stampa anche Leonardo Mancuso, che oggi ha ritrovato non solo una maglia da titolare ma anche il gol: "Col mister abbiamo avuto soltanto due giorni, ha cercato di trasmettere qualche concetto base e su quello ha insistito. Ha lavorato sulla compattezza di squadra e credo si sia visto in campo. Due giorni sono veramente pochi - ha sottolineato il numero 7 rosa - avremo tempo di conoscerci meglio. Il gol mi mancava da un po’, così come giocare dall’inizio: sono felice di aver segnato. Come mai non ho avuto maggiori chance in passato? Con due punte chiaramente ho più spazio, prima giocavamo con un solo attaccante. Io tutti i giorni lavoro al massimo, sono stato bravo a farmi trovare pronto e spero di continuare così. La classifica? Io valuto la partita di oggi e credo che abbiamo giocato bene: potevamo vincere e forse lo avremmo anche meritato. Dobbiamo ripartire da questa prestazione per il nostro finale di stagione".