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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Corini non cerca alibi: "Quando alleni sei sempre in discussione, ora stare zitti e reagire"

L'allenatore rosanero: "Mi assumo le responsabilità di questo periodo negativo. La classifica è adeguata ma abbiamo perso tre delle ultime cinque: bisogna solo fare silenzio". Il capitano Brunori: "Chiedo scusa a tutti i tifosi"

Il clima in casa Palermo è pesante, pesantissimo: al termine della sfida casalinga persa contro il Cittadella, è esplosa la contestazione dei tifosi. Cori contro Corini e i calciatori, il pubblico rosanero si è fatto sentire radunandosi nel piazzale dello stadio Renzo Barbera. Eugenio Corini e il capitano Brunori sono intervenuti in sala stampa per provare a spiegare i motivi della débâcle: la squadra ha giocato la peggior partita della stagione. La manovra offensiva è stata totalmente sterile e, cosa molto preoccupante, la condizione fisica è apparsa totalmente insufficiente.

Corini: "Stare zitti e reagire"

Il tecnico, comunque, non ha cercato alibi: “Quando perdi una partita così c’è poco da dire - ha esordito Corini - siamo stati confusionari, abbiamo perso le distanze tra i reparti. Sapevo che bisognava gestire le energie, ma l’ultima mezz’ora abbiamo fatto una fatica incredibile. Non servirebbe dare giustificazioni, speravamo dopo Modena di vivere un altro periodo: è stato un mese altamente negativo, ci assumiamo le responsabilità di questo, io per primo. Quando fai questo mestiere sei sempre in discussione, inutile fare frasi fatte. La classifica è adeguata ma abbiamo perso tre delle ultime cinque: in questo momento bisogna solo fare silenzio. Quando giochi così l’ultima mezz’ora c’è soltanto da stare zitti e reagire. Occorre ripartire, serve avere la forza necessaria per farlo".

Corini si è anche soffermato sui cori contro di lui: sia immediatamente dopo il triplice fischio che successivamente, quando i tifosi si sono radunati fuori dall'impianto di viale del Fante. "I cori contro di me? Sei sempre il primo responsabile quando fai l’allenatore, a Palermo tanti miei colleghi illustri hanno subito lo stesso trattamento: ne prendo atto, non posso biasimare i tifosi oggi. Non cerco giustificazioni, negli ultimi 30 minuti il calo è stato evidente. La settimana era complicata, lo sapevo e ne erano consapevoli anche i ragazzi. Ho cercato di capire quale fosse la cosa migliore da fare. Nel primo tempo abbiamo provato a fare la partita, poi siamo andati in grande sofferenza: abbiamo pagato tutto quello che sbagli quando hai poca lucidità. Ci siamo parlati coi ragazzi a fine partita, è giusto metabolizzare la delusione: c’è sempre la forza e la volontà per poter ripartire. Non siamo in una posizione di classifica negativa, però il momento lo è certamente: lavoriamo per recuperare la condizione di alcuni giocatori. L’analisi è sempre profonda - ha proseguito Corini - e lo è anche quando si vince: la rosa si deve riequilibrare, ci sono delle situazioni particolari da gestire".

Chiusura dedicata alla condizione atletica precaria del gruppo: "Speravo non ci fosse questo calo - ha concluso Corini - sapevo che poteva accadere ma non in questa maniera. L’allenatore si deve mettere sempre davanti in questi momenti, tutti possiamo fare di più: io per primo. La preparazione atletica? Faremo una riflessione profonda, valuteremo attentamente ogni tipo di situazione".

Brunori: "Chiedo scusa alla nostra gente"

Anche il capitano rosanero, Matteo Brunori, ha voluto chiedere scusa ai tifosi per la prestazione deludente:  “Mi sento di dire soltanto scusa alla nostra gente - ha affermato il numero 9 - è un momento delicato. Abbiamo perso le nostre sicurezze, le certezze in campo: così diventa complicato anche fare un semplice passaggio. Indossiamo una maglia pesante, con delle aspettative importanti: non possiamo permetterci questo tipo di prestazioni. Mi scuso a nome di tutta la squadra per quanto accaduto. Capiamo totalmente i nostri tifosi, vogliono vedere un Palermo diverso: i fischi sono giusti e ce li meritiamo. Però, da squadra adesso bisogna reagire: inutile piangersi addosso, serve ripartire.

La ricetta per uscire dalla crisi, secondo il capitano, prevede un solo ingrediente: l'unità di gruppo. "Dobbiamo guardarci negli occhi e darci forza reciprocamente - ha proseguito Brunori - sembra una frase fatta ma in momenti del genere è solo con la forza del gruppo che si può riprendere il cammino. Questa sosta ci aiuterà, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo scrollarci alcune paure, che stanno emergendo a causa della mancanza di sicurezza. Il campionato è lungo, dobbiamo essere forti e reagire tutti uniti. Nel primo tempo abbiamo fraseggiato tutto sommato bene per poter arrivare al tiro, nella ripresa è successo quello che non doveva accadere: mentalmente non possiamo permetterci queste cose. Non dobbiamo buttarci mer… addosso tra di noi, questo è un gruppo sano: lo dico da capitano, serve ritrovare certezze. Dispiace sentire uno stadio che fischia - ha concluso il capitano - capiamo però come la gente voglia vedere una squadra diversa”.

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