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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Il misilmerese Lavardera ferma il sogno della Don Carlo: l'Akragas vince la finale playoff di Eccellenza

All'Esseneto i biancorossi perdono di misura al termine di una partita aspra nella quale hanno creato di più degli avversari pagando a caro prezzo una delle poche occasioni avversarie

Si ferma sul più bello il sogno della Don Carlo Misilmeri che all'Esseneto tiene testa all'Akragas nella finale playoff  del girone A di Eccellenza finendo però con perdere di misura, pagando a caro prezzo l'unico vero pericolo creato dagli avversari. A rendere ancora più beffardo l'epilogo il fatto che a segnare il gol decisivo sia stato il centrocampista Lavardera, originario proprio di Misilmeri in una situazione quasi da film.

I toni agonistici della partita sono sin da subito molto alti Misilmeri, che ha un solo risultato per passare tiene inizialmente il pallino del gioco con l'Akragas che si difende per poi provare a costruire una volta recuperata palla. I biancorossi creano le prime occasioni del match: il primo squillo è di Manfrè il cui tentativo di testa al 20' si spegne a lato: stessa sorte tocca alla conclusione al 24' di Concialdi. Un minuto dopo l'Akragas crea la sua prima palla gol con Pavisich, il cui tiro in area non impensierisce Zummo. Al 35' Concialdi serve una palla col contagiri a Manfrè in area ma l'attaccante biancorosso non trova la giusta coordinazione. Nel finale della prima frazione Tuniz sugli sviluppi di un corner non trova di testa la porta. 
Nella ripresa l'Akragas riparte con un piglio decisamente più propositivo dopo un primo tempo timido e alla prima occasione trova la via del gol. Dopo un recupero palla sulla tre quarti, forse viziato da un tocco di mano, la palla arriva a Pavisich la cui battuta in area danza a ridosso dello specchio della porta: Lavardera si coordina e batte Zummo  con una mezza rovesciata, facendo esplodere l'Esseneto. 
La Don Carlo, smaltito lo shock del gol subito, prova a gettarsi in avanti alla disperata ricerca del pareggio. Dopo un tentativo debole di Di Giuseppe, gli uomini di Utro vanno vicini al pari con un colpo di testa di Giuliano, che danza pericolosamente nello specchio prima di spegnersi a lato di poco. A metà ripresa Utro decide di cambiare spartito e aumentare la consistenza offensiva: fuori Miceli, Kouame e Manfre, dentro Lucera, Mondino e Pellegrino per un 4-2-3-1 a trazione anteriore.Terranova risponde aumentando la presenza difensiva con l'inserimento del centrale Yoboua al posto di Taormina, già ammonito, portando Lavardera sulla linea offensiva. 
Il finale di gara è coerente con la storia di una gara combattuta e a tratti molto aspra caratterizzata da molti contrasti e non poco nervosismo. Dopo un episodio dubbio in area Akragas con un tocco di mano di un difensore misilmerese, Utro prova le ultime mosse facendo entrare Mendola e il grande ex Tiscione, accolto dagli applausi dello stadio Nel forcing finale l'unica occasione degna di nota è il tiro del terzino Pellegrino bloccato all'angolino basso da Harusha.
La Don Carlo Misilmeri dice così addio al sogno della Serie D chiudendo con un po'di amaro in bocca una stagione che per la società biancorossa resta comunque storica. 
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