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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Boccadifalco / Via Mulino, 32

"Ha ucciso l'inquilino perché non gli pagava l'affitto": condannato a 24 anni

Niente ergastolo per il 77enne Giuseppe La Corte, accusato dell'omicidio di Aleandro Guadagna, 31 anni, sposato e padre di 4 figli, avvenuto a Boccadifalco lo scorso maggio. Riconosciuta la premeditazione, ma non i futili motivi

Niente ergastolo per Giuseppe La Corte, 77 anni, accusato di aver ucciso un suo inquilino moroso, Aleandro Guadagna di 31 anni, a Boccadifalco, il 10 maggio dell'anno scorso. La Corte aveva ucciso la vittima, padre di quattro figli, con due colpi di fucile per "sistemare la questione dell'affitto", 250 euro al mese che l'uomo non gli avrebbe pagato per molto tempo.

Ad invocare la massima pena per La Corte erano stati il procuratore aggiunto Ennio Petrigni ed i sostituti Giorgia Righi e Ludovica D'Alessio, che contestavano l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. I giudici hanno riconosciuto la premeditazione, ma non i futili motivi. Secondo la difesa dell'imputato, rappresentata dagli avvocati Vincenzo Zummo e Luigi Sanniu, l'anziano avrebbe agito per legittima difesa putativa, ovvero per difendersi da un'ipotetica aggressione dell'inquilino che, a suo dire, in due anni lo avrebbe più volte minacciato di morte.

La confessione: "Mi minacciava di morte, ho perso la testa"

Guadagna, che aveva precedenti per rapina, era tornato libero a giugno del 2022 e avrebbe avuto un arretrato sull'affitto di due anni. Vista la situazione dell'inquilino, La Corte avrebbe deciso di non pressarlo troppo, ma nell'ultimo periodo, ogni volta che avrebbe tirato fuori la questione dei pagamenti, al posto di incassare i soldi, sarebbe stato minacciato: "Picciuli un ci n'è, è inutile che vieni", questo gli avrebbe detto la vittima anche il giorno dell'omicidio.

La moglie della vittima: "Ci ha rovinato la vita..."

La Corte era uscito presto quella mattina, lasciando detto ai suoi parenti: "Vado a sistemare la questione dell'affitto" e si era portato dietro il fucile temendo - a suo dire - che Guadagna avrebbe potuto aggredirlo. E di fronte alla reazione dell'inquilino "ho perso il lume della ragione e ho sparato", come aveva detto l'anziano durante l'udienza di convalida del fermo.

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