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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Partanna-Mondello / Piazza Mondello

E' morto Guido Baragli, il pittore che dipinse le barche dei pescatori della sua Mondello

Si è spento a 60 anni l'artista figlio dello scultore Giacomo e della pittrice Ines Panepinto. L'ultima mostra al Riso nel 2019

Lutto nel mondo dell'arte. E' morto a 60 anni Guido Baragli, pittore palermitano tra i più influenti degli ultimi anni. Nel 2019 organizzò al Museo Riso una personale per raccontare, attraverso cento opere, la sua storia professionale lunga oltre 40 anni. Figlio d'arte - il padre era lo scultore Giacomo Baragli, la madre la pittrice Ines Panepinto - l'artista classe '62 ha passato tutta la vita a Mondello, nella casa dove il padre aprì il suo atelier d'arte.

Dipinge e fotografa da subito. Nel 1985 si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel 1987 si trasferisce a Milano e poi a Bologna (sua città adottiva) dove svolge un'intensa attività artista, fino al suo rientro a Palermo nei primi 2000. La galleria L'Asterisco di Palermo gli dedica una personale di autoritratti. Alla galleria Noemi di Bologna partecipa a una collettiva "1985, fuga da Palermo" insieme ai suoi conterranei Croce Taravella e Giovannino Valenza. Seguiranno poi la mostra itinerante "Necrofilia", inaugurata a Roma, a San Giovanni in Laterano, "Ricognizione 1980-85" a Erice, "Made in Palermo" alla Galleria d'Arte Moderna della sua città. 

Dalla collaborazione con la galleria Ezio Pagano Artecontemporanea di Bagheria, nasce una mostra curata da Sergio Troisi chiamata "L'alba ci sorprenderà distratti". Nell'88 il trasferimento in Emilia Romagna. Bologna così diventa la sua città, la base dalla quale partire per portare in giro le sue opere. Abruzzo, Lombardia, Lazio, Veneto, con i suoi dipinti gira l'Italia. 

Nei primi anni del nuovo millennio si concentra sulla natura morta. Una nuova influenza artistica che, tuttavia, viene interrotta nel 2007 quando allo stadio della Favorita va in mostra con "Guido Baragli, tifoso e pittore". Un'esposizione che lo racconta a metà tra il suo mestiere e la sua passione. Una pittura, la sua, che ha sempre raccontato attraverso la luce del Mediterraneo i "luoghi comuni" del disegno: generi classici visti con occhio contemporaneo e interpretati con profonda consapevolezza storica e coscienza critica. Molti autoritratti, tante nature morte e poi ancora i paesaggi, le barche dei pescatori di Mondello, i pesci, i temi epici e i soggetti sacri. 

"Con la scomparsa di Guido Baragli - dichiara il sindaco Roberto Lagalla - diciamo addio a uno dei pittori palermitani più apprezzati in Italia e anche all’estero. Un orgoglio e un simbolo della cultura della nostra città. Alla sua famiglia il cordoglio di tutta l’amministrazione comunale".
 

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