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Cronaca

Il caso dello stupro dopo una serata alla Vucciria, l'indagato: "Nessuna violenza, era consenziente"

Stefano Lo Verso, 41 anni, aveva deciso di andare al commissariato San Lorenzo già venerdì scorso, cioè il giorno stesso in cui la notizia era stata pubblicata da PalermoToday, e aveva respinto tutte le accuse della ragazza. Durante l'interrogatorio ha richiamato quelle stesse dichiarazioni: "Prima ha detto no, ma dopo alcuni baci si è lasciata andare..."

Ha capito subito che la vicenda riguardava lui leggendo venerdì scorso l'articolo sulla presunta violenza sessuale denunciata da una ragazza di 29 anni raccontata da PalermoToday. Ha capito subito che le accuse erano rivolte a lui e così ha chiamato il suo avvocato, Domenico Trinceri, e ha deciso di andare al commissariato San Lorenzo per raccontare la sua versione dei fatti. Ovvero che il rapporto sessuale con la presunta vittima sarebbe stato consensuale e non, come da lei dichiarato, uno stupro.
Stefano Lo Verso, 41 anni, raccoglitore di ferro, finito in carcere mercoledì con l'accusa di violenza sessuale, durante l'interrogatorio che si è svolto ieri davanti al gip Cristina Lo Bue, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, ma richiamando le dichiarazioni già rese alla polizia e, quindi, respingendo tutte le accuse.

La ricostruzione della serata fatta dall'indagato combacia quasi integralmente con quella della ragazza: si sono conosciuti alla Vucciria intorno a mezzanotte nella serata tra lunedì e martedì, lui era solo (di recente ha lasciato la moglie) e anche la giovane (che ha riferito di aver litigato la stessa sera con il fidanzato). In un locale, lui l'ha notata e le ha regalato una rosa. Da lì hanno iniziato a parlare, si sono spostati per mangiare, finché la presunta vittima ha deciso di tornare a casa. Lo Verso le ha offerto un passaggio. Prima di arrivare, però, l'indagato si è fermato in un piazzale ("dove ci sono le telecamere", rimarca l'avvocato Trinceri) nella zona di via Ugo La Malfa.

Da questo punto, le versioni cambiano: lei racconta di essere stata violentata e che poi sarebbe riuscita a scappare e sarebbe tornata a casa a piedi; lui afferma invece che avrebbe provato ad avere un contatto fisico, ma che inizialmente la ragazza l'avrebbe respinto e gli avrebbe detto di no, ma che poi, dopo qualche bacio, si sarebbe lasciata andare ed avrebbero avuto un rapporto sessuale del tutto consensuale. Tanto che lui avrebbe poi rimesso in moto la macchina e l'avrebbe accompagnata a casa, aspettando anche che imboccasse la piccola traversa dove abita prima di allontanarsi.

Il giorno successivo, dopo aver parlato con il suo fidanzato, la ragazza aveva deciso di presentare la denuncia per la presunta violenza sessuale. Non sarebbe riuscita a fornire molti dettagli sul suo aggressore, non avrebbe saputo neppure il nome e non avrebbe indicato la marca dell'auto. Non sarebbe riuscita neanche a dire con precisione il punto in cui sarebbe avvenuto lo stupro. Notizie che sarebbero state poi fornite invece da Lo Verso, che venerdì pomeriggio era andato in commissariato.

Per la Procura - anche sulla scorta dei referti medici che parlerebbero di alcuni lividi sulle cosce - non ci sarebbero dubbi sullo stupro. Per la difesa, invece, il rapporto sessuale tra i due sarebbe stato consensuale, anche perché avvenuto in un luogo in cui sono presenti delle telecamere. Ora saranno acquisiti i tabulati telefonici e le conversazioni avute quella sera dalla vittima.

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