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Cronaca

A Villa Sofia nuova sperimentazione per curare la talassemia

Lo studio ha ottenuto i fondi dell'Aifa ed è riservato a pazienti fra i 12 e i 65 anni affetti da talassemia major. Durerà 18 mesi e interesserà 195 persone. Lo scopo è ridurre i livelli di ferro che si accumulano nel fegato per le trasfusioni

Via libera dell'agenzia italiana del farmaco a una nuova sperimentazione clinica dell'azienda Villa Sofia-Cervello contro la talassemia major. Il bando annuale dell'Aifa nella categoria "ricerca indipendente" è andato al progetto della fondazione Franco e Piera Cutino per una nuova sperimentazione clinica per i pazienti affetti da talassemia major, che verrà condotta in azienda. Lunedì 13 novembre, i responsabili del progetto saranno ricevuti a Roma presso la sede dell’Agenzia italiana del farmaco per illustrare la sperimentazione, che è stata ammessa al finanziamento. Sarà Aurelio Maggio, responsabile scientifico del progetto e direttore della struttura complessa di Ematologia dell’azienda, ad illustrare il progetto dal titolo “Multicentric Randomized Clinical Trial of Deferasirox-Deferiprone Sequential Therapy versus Deferasirox or Deferiprone”.

La sperimentazione clinica è riservata a pazienti fra i 12 e i 65 anni, affetti da talassemia major. Lo scopo è ridurre i livelli di ferro che si accumulano nel fegato in conseguenza delle frequenti trasfusioni di sangue alle quali i pazienti sono sottoposti per effetto della malattia. La
sperimentazione esplorerà l’ipotesi che l’impiego in sequenza di due farmaci per via orale, il Deferasirox e il Deferiprone, sia preferibile rispetto alla terapia con un singolo farmaco. La sperimentazione, che durerà 18 mesi e interesserà 195 persone, è assolutamente la prima che
compara l’efficacia tra i due soli chelanti orali esistenti in commercio. Da questa ricerca potranno venire fuori dati molto importanti per migliorare la terapia chelante in pazienti con talassemia major. 

“Ancora una volta la nostra azienda coniuga ricerca e assistenza di grandissima qualità, grazie alle grandi doti dei suoi professionisti. Una sanità vicina ai bisogni di questa terra, una sanità amica”, commenta il commissario Maurizio Aricò.

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