Pistola in pugno, sequestra impiegata: preso palermitano dopo rapina alle poste
Al termine di lunghe indagini i carabinieri di Caserta hanno arrestato Giuseppe Amato, pregiudicato di 43 anni: il colpo era stato messo a segno in provincia di Cremona
Pistola in pugno, aveva terrorizzato un ufficio postale per poi svaligiarlo. A distanza di quasi un anno da quel blitz, effettuato a Camisano, in provincia di Cremona, un palermitano di 43 anni, pregiudicato, è stato arrestato. Si tratta di Giuseppe Amato. Dopo lunghe indagini l'uomo è stato riconosciuto responsabile, in concorso, della rapina commessa il 14 maggio 2015.
Ecco le fasi salienti della rapina: il palermitano ha prima intimato all’impiegata di chiudersi in bagno, per poi razziare quanto c’era nei cassetti. Un bottino di 560 euro. Quando l’impiegata è riuscita a liberarsi, ha lanciato l’allarme. Il rapinatore è fuggito con un complice a bordo di un’utilitaria di colore scuro. Quindi il via alle indagini, che sono state condotte dai carabinieri. Oggi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Marcianise e Santa Maria Capua Vetere (in provincia di Caserta), hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Cremona nei confronti di Amato.