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Cronaca Cruillas / Via Luigi Vanvitelli

Delitto a Cruillas, la confessione: "Mi tradiva e ha detto di non amarmi più, così l'ho uccisa"

Il racconto di Salvatore Baglione, fermato per aver assassinato la moglie, Piera Napoli: "Ho perso la testa per gelosia, l'ho accoltellata mentre era seduta sul water". Prima di andare in caserma, ha coperto il cadavere, si è lavato e cambiato, ha portato i figli dai nonni e poi ha preparato una valigia

"Mi tradiva da qualche mese e stamattina (ieri, ndr) mi ha detto di non amarmi più", è questa - in estrema sintesi - la confessione di Salvatore Baglione, 37 anni, fermato per aver ucciso la moglie, Piera Napoli, che avrebbe compiuto 33 anni l'8 marzo, proprio il giorno della festa della donna. Come si evince dal provvedimento del sostituto procuratore Federica Paiola, l'uomo ha massacrato la vittima all'improvviso, sferrandole "numerose e ripetute" coltellate - ha usato un'arma con una lama di venti centimetri - mentre lei era in bagno, seduta sul water. L'ha colpita almeno dieci volte, al volto, alla testa, al tronco.

La Procura contesta l'omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. Come spesso accade in questi casi, Baglione ha raccontato di "aver avuto un raptus", di aver perso la testa "per gelosia". Il suo comportamento, però, dimostrerebbe molta lucidità: dopo aver ucciso la donna che gli aveva dato tre figli, intorno alle 9.30 di domenica, l'ha coperta, si è lavato, si è cambiato, ha svegliato il figlio più grande, di appena 14 anni, e assieme agli altri due bambini, l'ha accompagnato dalla nonna. Poi ha preparato una valigia con tutto l'occorrente per la sua (inevitabile) permanenza in carcere e si è presentato alla stazione Uditore dei carabinieri per confessare.

Il pubblico ministero, nel fermo che ora dovrà essere convalidato dal gip, rimarca la "efferrata violenza" con cui ha agito l'indagato e sottolinea come, nonostante si sia presentato con una valigia in caserma, sussista a suo avviso il pericolo di fuga (unico presupposto del fermo), ma rimarca anche la "particolare aggressività" dell'uomo e la sua "allarmante determinazione", visto che non si è fatto "il minimo scrupolo di tentare di salvare la moglie, preoccupandosi invece in primo luogo di ripulirsi e sistemare le proprie cose".

Baglione si era presentato poco prima delle 13 in caserma, cioè diverse ore dopo il delitto. E lascia di stucco che, proprio in concomitanza con l'omicidio, sul suo profilo Facebook abbia prima pubblicato un post per augurare buona domenica ai suoi "amici" e successivamente un'immagine di Robert De Niro, con una frase che recita "Il rispetto, gran bella parola... Peccato che non tutti ne conoscano il significato". Dunque, dopo aver massacrato la moglie, o poco prima, Baglione avrebbe anche trovato il tempo di pubblicare post sul suo profilo social.

Al momento dell'omicidio, come ha raccontato agli investigatori, i tre figli erano in casa. La Procura tuttavia non gli contesta al momento l'aggravante di aver agito in presenza dei minorenni. I ragazzini non si sarebbero accorti di nulla. Dopo averli accompagnati dalla madre, Baglione si è presentato dai carabinieri con una valigia e ha detto: "Ho ammazzato mia moglie", spiegando di averla accoltellata e dicendo che il cadavere era ancora nella sua abitazione di via Vanvitelli, a Cruillas, e indicando anche l'arma del delitto, un grosso coltello, che aveva avuto il tempo di nascondere in uno sgabuzzino. L'indagato ha anche detto che "ho agito solo per gelosia, perché da circa quattro mesi c'erano discussioni con mia moglie, dovute ad una sua relazione extraconiugale". E ha aggiunto: "Stamattina mi ha detto di non amarmi più". Questo il (futile) movente del delitto.

La versione di Baglione dovrà ovviamente essere verificata e le indagini sono in corso. Piera Napoli era una cantante neomelodica, molto nota a Cruillas. L'omicidio ha lasciato tantissime persone incredule. A scorrere i profili Facebook dei due, davvero nulla lascia presagire ciò che è accaduto ieri in via Vanvitelli. La vittima fino a circa le 2 di notte ha postato una lunga serie di meme, per lo più ironici e scherzosi. Esattamente come aveva fatto durante il pomeriggio. Fino a poche settimane fa commentava con dei cuoricini alcuni di post del marito e lui, nei mesi scorsi, ha postato diverse frasi che alludono all'importanza della famiglia, ai figli come bene più prezioso. Tre bambini che oggi non hanno più la madre, massacrata senza pietà dal padre che, evidentemente, non riteneva la donna libera di amare qualcun altro, di lasciarlo, ma che - come sempre più spesso accade - la considerava una sua proprietà, un oggetto, una cosa. Tanto da ucciderla con almeno dieci coltellate e fermarsi, come ha detto, solo quando lei è caduta sul pavimento e "non si muoveva più".

Le modalità e il movente dell'omicidio di Piera Napoli ricordano molto quelle dell'uccisione di Elvira Bruno, avvenuta il 17 aprile del 2019: il marito della donna, Naili Moncef, dopo averla strangolata nella loro casa di via Pecoraro Lombaro, vicino alla stazione Notarbartolo, la coprì, fumò un paio di sigarette, prese un caffè e poi chiamò la polizia per confessare il delitto. Dalle indagini emerse poi che la vittima aveva intenzione di lasciarlo e che Moncef non avrebbe accettato il suo desiderio di indipendenza.

L'imputato - è stata recentemente confermata la sua condanna a 30 anni di carcere in appello - spiegò anche lui, come Baglione, di aver "perso la testa", dopo che la moglie avrebbe rifiutato un suo approccio e gli aveva detto di non toccarla più, a suo dire, aggredendolo. Moncef disse di averla sfiorata appena uscita dalla doccia, quando Elvira Bruno sarebbe stata coperta solo da un asciugamano. Questa versione dei fatti, però, non ha mai trovato riscontro: la vittima venne ritrovata completamente vestita.

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