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Sabato, 27 Aprile 2024
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Se ne va un pezzo di storia di Palermo: è morto Vito Parrinello

Musicista e anima del Teatrino Ditirammu, aveva 67 anni. Era una "roccaforte" della tradizione, anima di quel piccolo spazio da 50 posti alla Kalsa nel quale organizzava spettacoli insieme alla moglie

Se n'è andato all'improvviso. E' morto a 67 anni Vito Parrinello, musicista e fondatore del teatrino Ditirammu. Si è spento la scorsa notte, nel sonno. Era una "roccaforte" della tradizione, anima di quel piccolo spazio da 50 posti alla Kalsa nel quale organizzava spettacoli insieme alla moglie, la cantante folk Rosa Mistretta, adorata compagna nella vita e sul palcoscenico, e ai figli Elisa e Giovanni. Il teatro Ditirammu nasce ufficialmente nel 1995 ma con il tempo è diventato una casa dei ricordi, fatta di riti e spettacoli. Una storia di famiglia da qualche generazione fa a oggi.

Nato a Palermo nel 1950, Vito Parrinello, attento alle tradizioni popolari, proponeva spettacoli all'aperto e in strada, muovendosi a bordo della sua "lapa". E' morto nella notte dopo una serata di spettacolo. Anche il sindaco, Leoluca Orlando, ha voluto ricordarlo: "Sono profondamente addolorato per la morte di un grande artista ed uno straordinario caposcuola, un interprete della migliore tradizione
culturale ed artistica siciliana e palermitana - ha detto -. Vito è stato un uomo buono e generoso, che ha dato prova di grande impegno e sensibilità. A Rosa, Elisa e Giovanni un abbraccio affettuoso a nome di tutta la Giunta comunale".

"Con grande dolore - dice l'asssessore alla Cultura, Andrea Cusumano - apprendo della prematura scomparsa di Vito Parrinello.  Un uomo gentile, poeta di vita, che ha donato a noi tutti tantissimo. Insieme a sua moglie e compagna d'arte Rosa Mistretta, aveva creato il Teatrino Ditirammu un angolo di gentilezza, accoglienza e bellezza, trasmessa a chiunque avesse avuto la fortuna di parteciparvi.  Ricordo ancora con grande emozione lo spettacolo Martorio, il cunto dedicato a Kantor, la Lapa Teatro e tanti altri momenti di gioia e arte in festa.  Gli stessi valori e il talento li ha trasmessi ai suoi figli, Elisa e Giovanni che ne portano avanti il progetto di vita. A loro e a Rosa va il mio pensiero, e a Palermo che perde una delle sue anime più nobili".

Se ne va con lui un pezzo di Palermo. Quella di di un teatro simbolo della città. Un luogo dove tutto profuma di storia, permeato da un’atmosfera raccolta e familiare. E che adesso piange la morte del suo papà.

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