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Mafia Bagheria

L'avvocato arrestato e il giro di usura: "Io produco, mi dai 2 mila euro e ne faccio 6 mila"

Le intercettazioni dell'operazione "Araldo" che ha portato in cella anche il legale Alessandro Del Giudice, il cui nome era già comparso in un'inchiesta antimafia del 2018 perché avrebbe veicolato i pizzini di un boss all'esterno del carcere. Un suo presunto complice, Simone Nappini, non esitava a dirgli: "Sei un delinquente"

"Io produco, me ne dai 2 mila e produco 6 mila", è così che l'avvocato Alessandro Del Giudice, arrestato stamattina nel blitz "Araldo", sintetizzava la sua attività, basata - come lui stesso racconta a una collega di studio in un'intercettazione - su un "giro di assegni". Era un suo stesso presunto complice, Simone Nappini, arrestato anche lui oggi, a definire il legale "un deliquente". Per il procuratore aggiunto Salvatore De Luca, che coordina le indagini di carabinieri e guardia di finanza, Del Giudice avrebbe procacciato clienti in gravi difficoltà economiche per proporre loro dei prestiti con tassi da usura, ricorrendo ad alcuni indagati legati a Cosa nostra per agire con violenza e minacce per farsi restituire i soldi. 

L'avvocato e l'inchiesta del 2018: "Portava pizzini del boss fuori dal carcere"

Del Giudice non è nuovo alle cronache, già nel 2018, infatti, era stato coinvolto nell'inchiesta "Gioielli di famiglia" e in quel contesto erano emerse le intercettazioni con cui si sarebbe messo a disposizione del boss Pietro Formoso, veicolando anche all'esterno del carcere dei pizzini. Ed è proprio da lì che sono partiti gli approfondimenti che oggi hanno portato l'avvocato in carcere, in relazione al presunto giro di usura e per concorso esterno in associazione mafiosa.

"Hai fatto un giro di assegni con cifre mai sentite..."

Nel 2018 era proprio l'avvocato a spiegare in cosa saebbe consistito il "giro di assegni". Una sua collega di studio gli diceva: "Poi si sono aggiunti tutto questo giro di assegni che tu hai creato" e Del Giudice replicava: "Io avevo fatto un giro tranquillo per cercare di alimentare... che se tu avevi un bisogno... io avevo un bisogno...", ma la donna insisteva: "Ma è stato un giro dove ti sei di nuovo infognato... Tu hai fatto un giro di assegni che io sento cifre che io... Io non ho mai visto... Non è che hai fatto un giro di assegni per lo studio... Ma io non lo so cosa hai fatto?".

"Non erano miei gli assegni, ora è successo questo bordello..."

L'indagato continuava a spiegare però che "il giro di assegni, non sono assegni miei, sono per esempio un assegno di 2 mila euro di quella persona? Io gli davo a girare 200 euro, non pagando, non è che erano assegni che facevo io... Non è che io portavo l'assegno di 2 mila euro e davano 2 mila euro, ne davano 1.500, 1.400 e poi si doveva andare a coprire 2 mila euro, hai capito? Ora una volta che quello con tutto questo bordello ha fatto interrompere il giro, quello si è tirato i ponti e allora rientraci, gli devi rientrare 5 mila euro di cauzione della casa, 2.500 dell'edicola, 8 mila euro, sommandoli sono qualche 20 mila euro...".

"Mi hanno fatto attumuliare!"

Del Giudice aggiungeva poi: "Come io ho girato i soldi, non dello studio, ho girato i soldi delle operazioni che mi faceva Giovanni (Di Salvo, ndr), ora quelli che mi hanno consumato sono stati" e ne fa i nomi. "Io il giro lo avevo ancora con Giovanni e lo vedevi, i soldi che fino a due settimanre fa giravo, tu mi dicevi una cosa e io subito venivo perché li prendevo da là, li prendevo dai miei giri, io non ho altri giri. E ora una volta che mi hanno fatto attumuliare io devo riconquistare, devo riattivare certe situazioni e quando non vado a compimento, succede un bordello a casa, perché non è che sono persone che... sono amici dei miei suoceri".

"Me ne dai 2 mila e produco 6 mila"

In una conversazione del 6 giugno 2018 con Nappini, poi, Del Giudice diceva direttamente: "Me li devi dare un poco di soldi questa settimana, cugino?" e l'altro rispondeva secco: "Minchia che sei un delinquente". Ma l'avvocato insisteva: "Che faccio soldi, tu lo sai" e Nappini ribadiva: "Sei un delinquente". Chiosava l'avvocato: "Io produco, me ne dai 2000 e produco 6000".

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