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Sabato, 27 Aprile 2024
Verde pubblico

Giardino Inglese, lavori quasi al termine: "Cancelli di via Libertà riaperti entro due settimane"

C'è ancora da attendere per la parte di via Duca della Verdura: "I tecnici indicano giugno come possibile data, ma non vorrei sbilanciarmi", dice l'assessore Alongi

Non a marzo, come c'è scritto sul cartello con le informazioni sui lavori all'ingresso del parco, e neanche interamente. Ma per la riapertura di una parte del Giardino Inglese è questione di pochi giorni. "Da qui a due settimane sarà fruibile la parte vicina a via Libertà", ha detto l'assessore al Verde Pietro Alongi, a margine dell'intitolazione a Ninni Cassarà dell'area interna a Villa Trabia. Per quanto riguarda il lato di via Duca della Verdura, invece, bisognerà ancora attendere. "I tecnici mi dicono entro giugno - spiega Alongi - ma prima di sbilanciarmi con una data vorrei fare degli approfondimenti". L'intervento di riqualificazione del parco Piersanti Mattarella, finanziato con fondi Pnrr, è stato avviato nel febbraio del 2023.

Come sarà il Giardino Inglese alla riapertura

La pavimentazione, esclusa la parte in ciottoli che sarà mantenuta, sarà in materiale ecologico e drenante che consentirà di smaltire le piogge naturalmente, cioè senza utilizzo di sistemi di raccolta fognaria. L'intervento ha previsto attività volte a migliorare i singoli alberi, a collocare nuove essenze floreali, a restaurare le statue e le fontane presenti. Previsto anche un nuovo impianto di illuminazione con l'utilizzo di apparecchi a led a basso consumo energetico e a ridotta produzione di emissioni Co2. Il parco sarà dotato anche di una rete wi-fi e di un sistema di videosorveglianza con controllo da remoto. Infine, sarà realizzato un percorso tattile per persone con deficit visivo, alle quali la fruizione della villa sarà resa più agevole attraverso un parziale ridisegno dei vialetti pedonali.

Le giostre restano aperte

Nel frattempo, rimangono aperte le giostre che si trovano nell'area vicina a piazza Croci. A febbraio scorso il Tar ha confermato lo sgombero ordinato dal Comune dopo il parere dell'area Decoro urbano e della Sovrintendenza dei beni culturali e ambientali. Ma i gestori, che da oltre 40 anni si trovano all'interno del parco, non hanno ancora lasciato lo spazio, dichiarato di interesse culturale, anche perché la querelle giudiziaria potrebbe non essersi conclusa.

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