Oncologia sospesa al Policlinico, si dimettono 63 docenti di Medicina
La decisione è stata presa a seguito della sospensione temporanea del reparto decisa dal ministro della Salute Balduzzo e dall'assessore regionale Russo. Protesta sostenuta anche dal Rettore Lagalla
Adesso è il caos al Policlinico. 63 docenti della facoltà di Medicina, compreso il preside, hanno presentato le dimissioni per protestare contro la sospensione temporanea del reparto di oncologia. Una decisione giunta dopo alcuni giorni dallo stop all'attivita dell'unità operativa per la cura dei tumori decisa dal Ministro della Salute Renato Balduzzi e dall'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo.
Una scelta, quella di Balduzzi e Russo, presa “per gli elevati e permanenti livelli di rischio per pazienti e operatori e per la mancanza delle garanzie circa le necessarie condizioni di qualità e di sicurezza”. Questi sono stati i risultati dell'ispezione congiunta del Ministero della Salute e della Regione effettuata nel reparto in seguito al decesso, nel dicembre scorso, di Valeria Lembo per un errore nella chemioterapia.
La protesta dei docenti è sostenuta anche dal rettore, Roberto Lagalla, come riportano alcuni quotidiani: “Svariate centinaia di pazienti - sostiene - e numeroso personale non possono essere sbrigativamente delocalizzati. La sospensione delle attività va modulata e vanno ripristinate le pratiche assistenziali”. I dirigenti del Policlinico sostengono inoltre che “il provvedimento di chiusura del reparto non si può tradurre - dice il preside della facoltà - in incontrollato svantaggio per i pazienti”.
