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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via Ausonia

“Assalirono venditore di gioielli” Arrestati due pregiudicati

Secondo la polizia sono loro i protagonisti di una rapina messa a segno poco più di un anno fa in via Ausonia. In pieno giorno puntarono la pistola alla vittima facendola scendere dall'auto: 300 mila euro il bottino

Furono i protagonisti di una clamorosa rapina a mano armata in via Ausonia, commessa ai danni di un rappresentante di gioielli con un bottino di oltre 300 mila euro. Agenti della polizia della sezione “antirapina” della squadra mobile hanno arrestato F.A., 28 anni e A.L., 26 anni. Entrambi pregiudicati, sono ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso. Il provvedimento restrittivo è stato disposto dal gip Riccardo Ricciardi.

La rapina contestata ai due pregiudicati risale al 21 settembre del 2010 e, per modalità di esecuzione, spregiudicatezza degli autori e portata del bottino, suscitò particolare clamore negli ambienti cittadini. Almeno quattro complici, a viso scoperto ed in orario di punta, diedero l’assalto in via Ausonia ad una vettura condotta da un rappresentante di gioielli e ripiena di monili per un valore di oltre 300 mila euro. I complici attesero che il corriere sostasse per qualche minuto e, dopo avere invano tentato di aprire la portiera assicurata  dall’interno con la chiusura, non si fecero scrupolo di puntare una pistola al malcapitato, costringendolo così a scendere dal mezzo ed allontanarsi. La vettura sottratta conteneva 29 valigie ricolme di monili ed era naturalmente a quello che i malviventi avevano puntato.

I poliziotti della “Mobile” si sono messi subito sulle tracce dei malviventi, ben sapendo come nei casi di rapine di preziosi la tempestività dell’azione investigativa è elemento cruciale per anticipare il passaggio dei gioielli nelle mani di ricettatori. In realtà, l’input alle indagini fu dato dal ritrovamento dell’auto rubata in via delle Prigioni, nella zona di Borgo Vecchio. I poliziotti, nella speranza di rintracciare elementi utili, setacciarono gli esercizi della zona muniti di sistema di videosorveglianza esterna e fecero così una interessante scoperta. Dalla videoregistrazione di una telecamera istallata sul Corso Scinà riuscirono ad intercettare il momento del passaggio della vettura rubata che, evidentemente già svuotata del suo prezioso contenuto, sarebbe stata abbandonata nella vicina traversa.

La telecamera avrebbe registrato anche la fase successiva e cioè quella in cui i due malviventi ripresi sarebbero saliti su un "Moto Ape" con cassone in legno ricoperto da un telone che lasciava pero intuire come sotto alla copertura ci fossero delle valigie. Il personale di polizia riuscì così a risalire ai due pregiudicati e nei rispettivi domicili effettuò scrupolose perquisizioni. A casa di F.A. la perquisizione diede esito positivo perché fu ritrovata parte della refurtiva riconosciuta, per altro, come tale dalla vittima. Ulteriore grave indizio di colpevolezza a carico dei due anche l’esito dei rilievi della scientifica effettuati sulla vettura del rappresentante di gioielli: nell’abitacolo furono infatti isolate le impronte dei due pregiudicati. Adesso i due arrestati dovranno rispondere anche di detenzione illegale di arma da sparo. Indagini sono in corso per risalire ai complici dei due ed al resto del bottino.
 

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