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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Crollo Palermo col Venezia, Corini non molla: "Sento la fiducia della squadra e della società"

Le dichiarazioni dell'allenatore dopo la sconfitta interna: "Il divario tra le due squadre secondo me non è così netto ma accettiamo il risultato del campo: devo accettare i cori a fine partita, ho delle responsabilità dovute al mio ruolo"

"Oggi il Venezia ha meritato di vincere: c’è stato un divario tra le due squadre, a mio avviso però non così netto, e bisogna accettare il risultato del campo". Eugenio Corini ha commentato così la pesante sconfitta subita dai suoi contro il Venezia: il Palermo è stato surclassato dalla squadra di Vanoli ma secondo il giudizio dell'allenatore rosanero il divario tra le due formazioni non è stato così evidente. Il tecnico si è anche soffermato sui cori a fine partita: il pubblico ha invocato, nuovamente, l'esonero. Al Barbera, già dopo il match perso nel finale contro il Cittadella, i tifosi urlarono per la prima volta "Corini vattene via". 

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"Devo accettare i cori a fine partita - ha precisato Corini - ho delle responsabilità dovute al mio ruolo. Fa male, è doloroso questo momento e non c’è dubbio. Sento la fiducia della società e dei giocatori, finchè ci sarà la matematica lotteremo. Sicuramente la strada della promozione diretta si fa molto più complicata, questo è innegabile".

Corini ha anche spiegato i cambi della ripresa: l'allenatore ha svelato che quelli di Nedelcearu e Lund sono stati cambi forzati.

"Ho cambiato Lund e Nede per problemi fisici - ha puntualizzato Corini - lo staff medico mi ha comunicato queste criticità. Il divario secondo me non è stato così netto, ma andiamo avanti. La delusione è forte ma i ragazzi hanno dimostrato di avere la forza per ripartire anche nei momenti più complicati. Cercheremo di sfruttare questa sosta per rigenerarci e ripartire. Cambio di modulo? Valuteremo, in questa sosta cercheremo di capire profondamente quello che è accaduto. Il campionato prevede due posti diretti per la serie A e uno tramite i playoff".  

In sala stampa anche il capitano rosanero, Matteo Brunori. L'attaccante ha parlato da leader, provando a voltare subito pagina nonostante le evidenti difficoltà: "A Lecco avevamo portato a casa i tre punti - ha esordito - stasera è una sconfitta pesante. Eravamo partiti bene, potevamo andare in vantaggio. Dopo la rete subita è stata una gara in salita, dovevamo fare meglio. Siamo dentro i playoff, questo c'è da salvare: quando siamo stati promossi in B non eravamo i favoriti, rimaniamo concentrati sino all'ultimo secondo del campionato".

Brunori, ormai, pensa soltanto ai playoff, anche se sarà fondamentale entrare nella griglia con un buon piazzamento: "Nel finale di stagione può succedere di tutto, ricordo bene cosa è accaduto quando giocavamo in serie C e lottavamo per la B. A mio avviso nulla è perduto. Gli errori li commettiamo tutti, a partire dal sottoscritto: siamo una squadra, non possiamo puntare il dito contro nessuno. Non sarebbe corretto e peraltro diventerebbe anche controproducente. Bisogna rimanere tutti uniti, restare aggrappati ai playoff e cercare di posizionarci il più in alto possibile".

Il capitano ha commentato anche i fischi a fine partita: "Capiamo la delusione dei tifosi, è la stessa che proviamo noi. Quando si perde è giusto prendersi i fischi, la frustrazione dei tifosi è legittima. Adesso c'è la sosta e bisogna lavorare".

Infine Brunori torna sul pareggio di Cremona, che ha aperto la crisi rosanero: gli uomini di Corini erano a soli 45 minuti dal secondo posto, oggi invece si ritrovano notevolmente lontani: "E' vero che è passato poco tempo dalla gara di Cremona, quel secondo tempo obiettivamente ci ha lasciato delle scorie. Dobbiamo cercare, però, di non pensare più al passato ma guardare soltanto al finale di stagione".

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