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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Palermo, prova di carattere contro la Juve Stabia: campani battuti 3-1 in 10

Passati in vantaggio al 7’ con Brunori, i rosanero hanno raddoppiato al 25’ con Giron, poi espulso dieci minuti dopo per doppia ammonizione. La rete segnata a inizio ripresa ancora da Brunori ha chiuso definitivamente i giochi: gli ospiti accorciano nel finale con il rigore di Evacuo. La squadra di Baldini supera così la Turris sconfitta a Latina

Serviva una reazione convincente ed è arrivata su tutta la linea. Contro la Juve Stabia il Palermo sfrutta subito ciò che gli avversari concedono legittimando il vantaggio col passare dei minuti e dando prova di compattezza per tutta la gara, giocata per più di un tempo in inferiorità numerica a causa del rosso rimediato da Giron. Il 3-0 finale esprime quanto di buono hanno saputo mettere i rosanero in campo sotto il profilo del gioco e soprattutto dell’atteggiamento. A una settimana dallo scontro diretto il Palermo supera la Turris sconfitta a Latina e sale al sesto posto, rimettendosi in scia di un posto al sole per i play-off.

A dispetto di quanto si aspettava Baldini la Juve Stabia scesa in campo al Barbera non cerca sistematicamente la spizzata della punta. Le vespe sin da subito provano a pungere e si muovono in sciame non preoccupate di un Palermo che pure tiene il baricentro alto.  L’atteggiamento battagliero degli ospiti si traduce in trame interessanti, una su tutte quella che ha portato al tiro nel cuore dell’area l’ex Bentivegna dopo tre minuti, ma al prezzo di lasciare delle praterie invitanti.  La storia della partita gira nell’arco di sette minuti, quando su una palla persa sulla trequarti da Stoppa dopo un contrasto al limite di Perrotta, Floriano conduce magistralmente la transizione. A concluderla il solito Brunori, bravo a ricevere palla da posizione defilata e ad eludere la marcatura di Donati prima di battere sul suo palo un non irreprensibile Dini.

Sale a undici il conto delle marcature per il centravanti italo-brasiliano che ha l’argento vivo addosso come sembra avercelo tutta la squadra dopo il gol. La Juve Stabia per riprendersi ha bisogno del suo tempo, un tempo che al Palermo si rivela sufficiente per colpire ancora. La firma è quella di Giron, la cui punizione viene deviata dalla barriera assumendo una traiettoria anomala che beffa Dini.  I rosanero dopo 25’ sono padroni del campo e del risultato: come spesso è successo in queste circostanze però la squadra rischia di complicarsi la vita da sola. In questo caso è Giron a fare e disfare la sua partita come Penelope faceva con la tela, prendendo il secondo giallo per un tocco non particolarmente duro ma evitabile su Stoppa in campo aperto, punito dall’arbitro Collu.

Al di là dell’episodio certo non è irreprensibile la definizione che si può accostare all’arbitraggio del fischietto sardo, che ha contribuito al complessivo inasprimento di una partita già di suo abbastanza tesa, con una serie di decisioni abbastanza opinabili. Nonostante questo, il Palermo è riuscito però a tenere botta. Baldini, costretto a passare al 3-4-2 e ritrovatosi privo del subentrato Odjer, messo fuori gioco da una pallonata sul volto, decide di scalare Luperini in mezzo al campo e mettere Soleri al posto di Odjer. Una mossa che si rivela azzeccata anche perché la sentenza di cassazione sul match arriva appena due minuti dopo. Valente è lesto nel battere una punizione dalla trequarti e imbeccare Brunori che da posizione defilata fa dodici in stagione.

Con il risultato ormai in cassaforte il resto del match è quello che negli sport americani si definisce garbage time. La Juve Stabia, sempre più nervosa e sbilanciata, non sfrutta minimamente il regalo del Palermo. C’è dunque lo spazio nell’arco dei minuti per la riconciliazione tra l’ambiente e Pelagotti: puntuale nelle uscite, l’estremo difensore rosanero si è mostrato preciso e reattivo quando chiamato in causa, in particolare su un colpo di testa ravvicinato di Evacuo sventato in controtempo con una parata più difficile di quanto possa sembrare a occhio nudo. Al 92’ la Juve Stabia mette a segno il gol della bandiera con Evacuo su rigore ma è un episodio che vale solo per le statistiche. Rispetto alle sfide contro Messina e Campobasso il salto da parte della squadra è stato totale. Se questa gara possa essere quella della svolta o una nuova conferma del bipolarismo visto in questa stagione è ancora presto per dirlo: alla fine però a questo giro sono solo applausi.

Il tabellino

Palermo (4-2-3-1): Pelagotti 6,5; Accardi 6 (75’ Somma 6), Lancini 6, Perrotta 6, Giron 5,5; Damiani 6 (41’ Odjer sv; 45’ Soleri 6), De Rose 6,5; Valente 6,5, Luperini 6,5, Floriano 6,5 (41’ Crivello 6); Brunori 7,5 (60’ Fella 6). All.Baldini 7

Juve Stabia (4-2-3-1): Dini; Donati (63’ Guarracino), Caldore, Troest, Dell’Orfanello; Scaccabarozzi (68’ Schiavi), Altobelli (45’Davì); Bentivegna (63’ Evacuo), Stoppa, Ceccarelli (63’ Guarracino); Eusepi. All.Sottili

Arbitro: Collu (Cagliari)

Reti: 7’, 49’ Brunori, 25’ Giron; 93' Evacuo (rigore)

Ammoniti: 25’ Altobelli, 27’ Giron, 48’ Caldore, 65’ Baldini, 77’ Valente, 90’ Lancini

Espulsi: 33’ Giron (secondo giallo)

Spettatori: 4.628

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