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Joao Pedro per spingere l'Italia ai Mondiali? La moglie è palermitana, può essere convocato

L'attaccante del Cagliari ha la cittadinanza in virtù del matrimonio con Alessandra Chiarello, conosciuta durante la sua militanza in rosanero. Mancini, alle prese con problemi in attacco, potrebbe deciderlo di chiamarlo per i playoff

Dopo la sbornia dell’Europeo la nazionale italiana è tornata con i piedi per terra con il doppio infausto giro contro Svizzera e Irlanda del Nord che le ha consegnato un playoff da incubo per andare in Qatar e il rischio concreto di un secondo mondiale da vedere a casa. Uno dei problemi evidenziati dalla Nazionale è legato all'attacco e l'ultima tentazione, per questo reparto, porta a Joao Pedro. Il classe 1992 ha la cittadinanza italiana, acquisita grazie al matrimonio fatto in Sicilia con la palermitana Alessandra Chiarello.

Il problema principale, messo in secondo piano dal trionfo di quest’estate e drammaticamente confermatosi tra Roma e Belfast, è l’assenza di uno stoccatore: i titolari Immobile e Belotti non hanno mai reso bene per vari motivi; i pochi giovani “pronti” come Kean e Scamacca giocano pochi minuti con i loro club pagando in termini di ritmo ed esperienza. Una soluzione al mal di punta per il c.t. Mancini potrebbe arrivare dal Brasile, via Palermo. Il nome in questione è quello di Joao Pedro, attaccante del Cagliari che da anni a suon di gol leva le castagne dal fuoco alla sua squadra per la gioia dei tifosi sardi e dei fantallenatori d’Italia che puntano sulle sue giocate per sfangare il gioco più infame in circolazione. Mai convocato dalla nazionale brasiliana nemmeno per un amichevole del giovedì nonostante le medie realizzative importanti, il numero dieci del Cagliari adesso ha una nuova possibilità per poter respirare i palcoscenici internazionali, figlia del legame con la nostra città.

Di questa possibilità ne ha parlato pubblicamente Stefano Capozucca, direttore sportivo della società sarda: "Parlavo proprio con Joao Pedro e gli ho detto: 'Il tuo obiettivo è salvare il Cagliari, ma anche andare in Nazionale e vincere il Mondiale'. Magari con l'Italia, visto che ha la cittadinanza italiana. Mancano gli attaccanti nella squadra di Mancini, non capisco perché non possa essere preso in considerazione. Questa è una chicca che do in anteprima. Ne ho parlato anche con persone importanti, guardate che Joao Pedro è italiano", le parole del direttore sportivo rossoblù a Radiolina. 

Forse non tutti sanno, o almeno ricordano che l’avventura europea dell’attaccante rossoblù è iniziata proprio al Palermo. Arrivato in estate nella stagione 2010/2011, anno della finale di Coppa Italia Joao Pedro fu uno degli enigmi di quella stagione di luci ed ombre: quattro presenze in sei mesi tra campionato ed Europa League prima di approdare al Vitoria Guimaraes e ricominciare il suo percorso di crescita. Nonostante l’esperienza incolore in maglia rosanero il giocatore ha stretto un legame molto forte con la città, in cui torna spesso, essendo sua moglie originaria e legata a Palermo. Una circostanza quest’ultima che potrebbe aprirgli le porte della maglia azzurra.

L’attaccante brasiliano, infatti, è in virtù di ciò cittadino italiano e dunque sarebbe eleggibile per poter vestire la maglia di una nazionale nella quale nell’ultimo decennio hanno trovato e continuano a trovare spazio diversi suoi connazionali (vedi Jorginho ed Emerson). Anche se va detto che la il problema centravanti è espressione della più ampia stortura italiana di non dare fiducia e margine ai  (purtroppo pochi va detto) giovani con le carte in regola, c’è da dire che Joao Pedro, attaccante esperto e tecnico, può fare perfettamente al caso di una nazionale che fa del gioco manovrato il suo tratto peculiare. Conoscendo Mancini probabilmente anche solo un ragionamento di merito l’avrà fatto: il resto lo si vedrà.

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