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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Lotta alla criminalità e alla movida selvaggia, Lagalla: "Nel 2024 raddoppieremo le telecamere presenti in città"

In Consiglio comunale il sindaco ha annunciato che le postazioni di videosorveglianza passeranno da 900 a 2 mila. "Occhi elettronici anche nei cartelloni pubblicitari digitali, il 15 gennaio control room a pieno regime". Le opposizioni: "Palermo è una pentola che bolle, dalla maggioranza atti di una certa violenza"

"Si è detto che il ritardo nell’approvazione del regolamento comunale sulla movida abbia influito sugli ultimi fatti criminali a Palermo. Ma questa, più che una bugia, è un'idiozia". Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla intervenendo ieri in Consiglio comunale sui fatti di cronaca che di recente hanno interessato la città: dalle risse alle sparatorie fino all'omicidio di Lino Celesia.

"Questo non significa - ha proseguito Lagalla - che il regolamento che disciplinerà la movida non sia una priorità, ma riteniamo che la normativa debba avere una condivisione con le altre istituzioni. Per questo il testo è stato inviato, nei giorni scorsi, al questore, al prefetto, alle forze dell’ordine e al comandante della polizia municipale. Il controllo del territorio deve essere condiviso. Stiamo aspettando le loro osservazioni prima di arrivare all’approvazione in Aula".

L'omicidio di Lino Celesia, 17enne si consegna: "Sono stato io a sparare"

Il sindaco ha annunciato che dal 15 gennaio entrerà a pieno regime la control room che si trova nella nuova sede comando di polizia municipale in via Ugo la Malfa. "Nei prossimi dodici mesi le postazioni di videosorveglianza passeremo da 900 a oltre 2.000 - ha annunciato il sindaco - permettendo un maggiore controllo del territorio anche in funzione di interventi contro l’abbandono illecito dei rifiuti per strada e gli incendi. Proporremo al Consiglio comunale, nell’ambito del regolamento sulla pubblicità, che i cartelloni pubblicitari digitali possano contenere, al loro interno, telecamere per aumentare la verifica del territorio. E' nostra intenzione dotare le autopattuglie della polizia municipale del sistema di street control che è stato da tempo e inspiegabilmente abbandonato".

L'amministrazione punta molto sui sistemi di videosorveglianza per innalzare i livelli di sicurezza: "Del resto - ha ricordato il sindaco - in tutti i fenomeni criminali più gravi degli ultimi mesi dallo stupro al Foro Italico all’omicidio di un tunisino in via Roma, dalla sparatoria in via La Lumia all’omicidio in discoteca, le forze dell’ordine hanno individuato i presunti responsabili anche grazie al contributo delle telecamere di videosorveglianza messe in campo dal Comune".

Per Lagalla "Palermo non è una città insicura, come attestano le statistiche e le classifiche". Il primo cittadino ha citato il rapporto Censis: "Tra quattordici città metropolitane d’Italia, Palermo è decima per numero di reati e pericolosità percepita. Questo non significa che il problema non c’è, ma va riportato alla sua dimensione comparativa. Le misure per l’ordine pubblico sono competenza del ministero degli Interni e affidate al questore che vengono condivise nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’autorità locale partecipa in sinergia con le autorità statali sulla base di una programmazione complessiva".

Le reazioni

Al discorso del sindaco ha replicato così Franco Miceli, esponente del centrosinistra che lo ha sfidato alle Comunali: "Palermo è una pentola che bolle il cui coperchio può saltare. I temi del controllo e della prevenzione sono fondamentali, ma si devono anche costruire le condizioni di un’alternativa affinché in questa città si possa vivere di più e meglio. Per fare questo ci vuole un progetto".

“La maggioranza in Consiglio è divisa da conflitti: abbiamo anche assistito ad atti all’interno della maggioranza che hanno avuto il carattere di una certa violenza. Le istituzioni e la democrazia vanno rispettati", ha aggiunto Miceli riferendosi all'episodio in cui il consigliere di Fratelli d'Italia Giuseppe Milazzo è saltato sul tavolo della presidenza.

Milazzo si difende: "Seduta chiusa perché tutti in ritardo, la città non può aspettare"

Per Giuseppe Lupo (Pd) “il grande assente di questo dibattito è il governo nazionale. E'  necessario rinforzare gli organici delle forze dell’ordine”. Teresa Piccione, dello stesso partito, ha sottolineato che “se il sindaco di Palermo chiede una mano in tema di sicurezza, il governo nazionale dovrebbe porsi il problema di ascoltarlo“. Concetta Amella (M5S) ha evidenziato che "sulla qualità della vita Palermo è nelle ultime posizioni in tutte le classifiche e la situazione è peggiorata".

L’unico esponente della maggioranza ad intervenire è stato Dario Chinnici di Lavoriamo per Palermo: "Il lavoro fatto dal Consiglio quest’anno è stato straordinario (dalla fine dell’emergenza cimiteri al riavvio dei lavori pubblici). Sappiamo che questo non basta e che si dovrà fare di più. Dovremmo anche essere più bravi a comunicare le cose realizzate”.

Dopo la seduta il capogruppo di Forza Italia, Gianluca Inzerillo, si è detto "soddisfatto per le parole del sindaco" che ha sottolinea "il lavoro alacre di tutta l’amministrazione comunale di Palermo e l’attenzione alla sicurezza in prossimità dell’evento del Capodanno". "La decisione del sindaco di smontare l’albero natalizio di piazza Castelnuovo per favorire le vie di fuga in previsione del Capodanno è una scelta da me assolutamente condivisa, perché ritengo che la sicurezza dei cittadini sia prioritaria. Spiace, invece, constatare che nonostante le diverse riunioni organizzative per le festività natalizie, la decisione di spostare anche il carro di Santa Rosalia è stata dall’assessore Cannella disattesa, forse per i troppi impegni o forse per negligenza, il carro della Santa patrona di Palermo è oramai da anni scaricato alle spalle del Teatro Politeama, inficiando inevitabilmente il decoro urbano e intralciano tra le altre cose il traffico pedonale previsto nelle prossime ore".  

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