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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Roma

Accumula 117 multe per la Ztl, 104 quelle annullate in appello: "Notificate in ritardo"

Così ha deciso il giudice sul ricorso di un'automobilista che era stata condannata dal giudice di pace. Nel giro di un anno aveva collezionato verbali, pochi mesi dopo l'entrata in funzione delle telecamere, passando sotto i varchi di via Roma e via Lincoln lungo il tragitto casa-lavoro

Aveva accumulato più di un centinaio di multe per essere entrata con l’auto in Ztl senza il pass, ma la maggior parte di queste è stata annullata perché i verbali sono stati notificati in ritardo dal Comune. Così ha deciso il giudice del tribunale di Palermo, Emanuela Piazza, che ha accolto parzialmente il ricorso presentato da un'automobilista contro il provvedimento con cui il giudice di pace l’aveva condannata, a luglio 2019, a pagare 117 contravvenzioni elevate tra il 2017 e il 2018.

Nel tragitto casa-lavoro la donna, che si occupa di assistenza ai bambini, era entrata più volte nella Zona a traffico limitato, instituita alcuni mesi prima, passando perlopiù sotto i varchi di via Roma e via Lincoln e non accorgendosi, a suo dire, di essere finita in contravvenzione. Così facendo avrebbe collezionato nel giro di un anno tutte quelle multe che le sono state consegnate, dopo i primi tentativi andati a vuoto, in un'occasione in cui la donna era andata al Comando dei vigili. L’automobilista ha impugnato i verbali davanti al giudice di pace che, però, le ha dato torto condannandola di fatto a versare nelle casse dell'Amministrazione circa 8 mila euro.

La donna si è quindi rivolta a un legale, l’avvocato Manuela Lo Cascio, per presentare appello contro il provvedimento del 2019. Il giudice di secondo grado ha accolto solo in parte motivi del ricorso annullando i verbali impugnati tra il 2 ottobre 2017 e il 9 luglio 2018. "Va osservato - motiva il giudice - che non sono stati tutti regolarmente notificati nel termine prescritto dall’articolo 201 del Codice della strada", che concede per la notifica 90 giorni di tempo a partire dall’accertamento della violazione. L’importante è che l’Amministrazione affidi in tempi brevi, o comunque entro la scadenza, il plico al servizio postale, non rispondendo di eventuali ritardi dovuti ad altro.

Al di là di pochi verbali, consegnati a mano all’automobilista nella sede del Comando della polizia municipale, risulta che gli altri siano stati "tempestivamente inoltrati per la notifica a mezzo servizio postale, ma - scrive il giudice - il relativo procedimento non è andato a buon fine avendo il funzionario addetto attestato sulla ricevuta della raccomandante postale, per l’irreperibilità del destinatario, e restituito il plico al mittente. Non risulta siano state compiute ulteriori indagini al fine di accettare l’eventuale trasferimento del destinatario né che sia stata effettuata un’ulteriore notifica".

Poi continua: "Anzi, ciò che emerge è che l’Amministrazione sia rimasta inerte in seguito al primo tentativo non andato a buon fine, provvedendo poi soltanto a ottobre del 2018 a consegnare alla destinataria tutti i verbali elevati da oltre un anno per la medesima infrazione". Sulla scorta di queste motivazioni il giudice ha condannato l’automobilista al pagamento dei 13 verbali su 117 correttamente notificati.

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