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Cronaca

Scommesse clandestine, dopo 10 anni il processo è ancora alla terza udienza: scatta la prescrizione

In alcuni casi le contestazioni di associazione a delinquere finalizzata alle puntate illecite risalgono al 2012 e alcuni centri furono sequestrati nel 2014. L'avviso di conclusione delle indagini era stato notificato solo nel 2020 e il dibattimento è iniziato l'anno scorso. Per 9 imputati il tribunale ha dovuto dichiarare i reati estinti

I sequestri di alcuni centri scommesse della città scattarono nel 2014 e finirono sotto inchiesta una ventina di persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alle puntate clandestine e riciclaggio, reati commessi a partire dal 2012. Ad oggi, però, dopo una decina d'anni, del processo nato da quell'indagine sono state celebrate appena tre udienze e per nove degli imputati è così scattata la prescrizione.

Una storia che mette perfettamente in luce qual è il vero problema della giustizia in Italia, cioè la sua intollerabile lentezza, che nessuna delle continue riforme attuate da parte di ogni governo sembra riuscire a superare. I tempi biblici - legati spesso a problemi di organico nei tribunali - sono alla fine uno spreco di tempo, di soldi, di risorse investigative, ma anche un danno enorme per chi di fatto risulta indagato e poi imputato, per reati comunque gravi, anche per quasi due lustri.

A sancire la prescrizione, accogliendo la richiesta dei difensori degli imputati è stata la quinta sezione del tribunale, presieduta da Donatella Puleo, che ha avviato il dibattimento l'anno scorso (e che non ha alcuna responsabilità nei ritardi). Nello specifico, i reati sono stati dichiarati estinti per Benedetto Graviano (che non è legato ai boss di Brancaccio), Igor Vullo, Paolo Bondì, Rosolino Ruvolo, Giuseppe Romano, Vincenzo Saviano, Filippo Teresi, Michele Cusumano e Gioacchino Pizzo. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Avarello, Gianluca Corsino, Luigi Montagliani e Tony Palazzotto. E' facile ipotizzare comunque che anche per gli altri imputati - per i quali invece il dibattimento proseguirà - difficilmente si arriverà ad una sentenza definitiva prima che scatti la prescrizione.

Dopo il sequestro dei centri scommesse, gli imputati ricevettero l'avviso di conclusione delle indagini ben 6 anni dopo, nel 2020. Poi fu celebrata l'udienza preliminare, dove già venne sollevata la questione della prescrizione, ma il gup decise di rinviare tutti a giudizio alla fine del 2021. Il processo è poi cominciato l'anno scorso in tribunale e, dopo le questioni preliminari, allo stato è stato sentito soltanto un testimone dell'accusa. 

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