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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casteldaccia

I due ragazzini scomparsi da Casteldaccia nel 1992, il giudice ordina nuove indagini

Respinta la richiesta di archiviazione per la misteriosa sparizione di Salvatore Colletta e Mariano Farina. Il gip rivaluta la pista mafiosa e chiede di sentire anche i pentiti Filippo Bisconti e Francesco Colletti. Altri sei mesi per risolvere (forse) il giallo

A quasi 29 anni dalla misteriosa scomparsa di Salvatore Colletta e Mariano Farina da Casteldaccia, il gip Antonella Consiglio ha deciso di respingere la nuova richiesta di archiviazione della Procura: ci sono altri sei mesi per indagare sul caso e cercare di scoprire finalmente la verità. Il giudice nella sua ordinanza ha dato delle indicazioni agli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Francesca Mazzocco, e ha rivalutato fortemente la pista mafiosa. Tanto che chiede di sentire un folto gruppo di collaboratori di giustizia, inserendo anche gli ultimi, cioè Filippo Bisconti e Francesco Colletti che hanno avuto ruoli apicali in Cosa nostra in provincia di Palermo.

Il gip ha accolto l'oppisizione all'archiviazione dell'avvocato Bonaventura Zizzo, che rappresenta la famiglia Colletta, che in questi anni non ha mai smesso di chiedere giustizia. Più recentemente anche i Farina - che da tantissmo tempo vivono negli Stati Uniti - hanno nominato due difensori del Foro di Roma, gli avvocati Roberta Gentileschi e Laura Genovesi, partecipando dunque anche loro attivamente al procedimento.

Salvatore e Mariano, che avevano 15 e 12 anni, sparirono nel nulla il 31 marzo del 1992. Quel giorno erano andati in spiaggia, facendosi accompagnare in motorino da un amico. Avevano anche acquistato biscotti e succhi di frutta, mettendo tutto sul conto della nonna di Farina. Il tratto in cui avrebbero organizzato il loro picnic era però quello in cui si trovavano le ville di diversi boss, come Tommaso Spadaro e Filippo Marchese. Il sospetto è sempre stato che abbiano potuto vedere qualcosa che non dovevano o che magari siano entrati in una delle abitazioni subendo qualche ritorsione. Nonostante anni di indagini, però, non si è mai venuti a capo del giallo.

Le due famiglie peraltro non hanno mai avuto contatti con Cosa nostra e tutti i pentiti sentiti negli anni sulla vicenda hanno fornito indicazioni non sufficienti per arrivare a dissolvere il mistero. Inoltre, Mariano avrebbe raccontato qualche giorno prima di scomparire che avrebbe voluto andarsene e girare il mondo. Per questo si è anche pensato all'ipotesi di un allontanamento volontario dei due. Negli anni la famiglia Colletta ha lanciato decine di appelli, sperando che l'adolescente, diventato ormai uomo, possa tornare ipoteticamente a casa.

Nel 2013 l'indagine sembrò arrivare ad una svolta. Una donna infatti rivelò che, una notte di marzo dell'inizio degli anni Novanta, il suo compagno di allora sarebbe stato chiamato per sbarazzarsi dei corpi di due ragazzini. Indicò anche un muro di cinta a Bagheria dove avrebbero dovuto trovarsi i cadaveri. Furono fatti accertamenti, una persona venne anche iscritta nel registro degli indagati, ma in quel punto non si trovò proprio nulla.

Nel 2015 si fece avanti il pentito Benito Morsicato, coetaneo degli scomparsi, raccontando che qualcuno gli avrebbe parlato del sequestro dei due ragazzini, ma non ricordando chi fosse. Aveva comunque fornito elementi per rintracciare questa fonte. Anche in questo caso, però, le indagini portarono a poco.

Il gip adesso ha dato altri sei mesi alla Procura per indagare, rivalutando il materiale investigativo raccolto in tutti questi anni. Sarà la volta buona per capire definitivamente che fine abbiano fatto Salvatore e Mariano? 

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