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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Il medico aggredito al Cervello, lo sfogo di un'infermiera: "Da eroi del Covid ora siamo tornati bersagli"

Secondo il sindacato Nursind al pronto soccorso si viaggia sempre su indici di sovraffollamento del 200 per cento. "Siamo stati decimati, ed ecco di nuovo le minacce, gli articoli di giornale riguardo personale sanitario con il volto tumefatto"

Sovraffollamento alle stelle al pronto soccorso dell'ospedale Cervello, sia adulti sia pediatrico. Così monta il malcontento degli infermieri dopo il caso di violenza che ha interessato un medico aggredito nei giorni scorsi. Secondo il sindacato Nursind si viaggia sempre su indici di sovraffollamento del 200 per cento, cioè si lavora quotidianamente con il doppio dei pazienti che si dovrebbero trattare.

Adesso una giovane infermiera, Roberta Di Paola, assunta in epoca Covid ha pubblicato su Facebook un lungo sfogo: "Gli stessi infermieri che chiamavate eroi continuano a lavorare in quello stesso ospedale, gli stessi per i quali facevate striscioni e ringraziavate. Oggi che il Covid è finito, sono stati improvvisamente decimati di numero e sono tornati i bersagli contro cui urlare se il parente non viene visitato immediatamente, esseri da poter mancare di rispetto solo perché 'io sto male e aspetto da 3 ore', solo perché la preoccupazione, assolutamente comprensibile, verso il proprio familiare, che spesso sfocia in violenza verbale, deve essere giustificata a tal punto da andare oltre il rispetto verso un essere umano che è lì a fare il proprio lavoro".

"E così - prosegue l'infermiera - sono tornate le minacce, le aggressioni, gli articoli di giornale riguardo infermieri con il volto tumefatto, e così tutto è tornato esattamente com’era, e quel gioioso pensiero all’inizio della mia carriera si è trasformato in dispiacere nei confronti di tutta quella gente che non sa avere rispetto per chi fa il proprio lavoro, e dispiacere profondo per coloro i quali non ci forniscono i mezzi e il personale adeguato per fronteggiare una delle cose più importanti della vita di ognuno di noi".

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