rotate-mobile
Cronaca Malaspina / Via Marcello Benedetto, 30

"Anziano invalido imbavagliato, legato e insultato": indagati 5 gestori di una casa di riposo

A scoprire il calvario dell'uomo, ospite della comunità alloggio "Anni Azzurri" in zona Malaspina, è stata la polizia. Accertati oltre 100 episodi in tre mesi. Individuata anche una badante che lavorava in nero e che percepiva il reddito di cittadinanza

Imbavagliato, picchiato, insultato e legato al letto. Punizioni quotidiane subite da un anziano invalido, alloggiato in una casa di riposo, solo perchè "osava" lamentarsi per i dolori patiti. A scoprire il calvario dell'uomo è stata la polizia, che ha chiuso la comunità alloggio "Anni Azzurri" di via Benedetto Marcello, zona Malaspina, e riaffidato gli anziani ospiti alle famiglie. Contestualmente è stato notificato il divieto di dimora a Palermo, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Ficarazzi, Monreale, Misilmeri, Villabate e Bagheria nei confronti di cinque indagati. Sono accusati di maltrattamenti aggravati.

VIDEO | "Non ti lavo più, maiale": le intercettazioni nella casa di riposo degli orrori

L’operazione è stata denominata "Anni neri". Le indagini sono state condotte dalla sezione investigativa del commissariato "Zisa-Borgo Nuovo", sotto il coordinamento del pool della Procura di Palermo che si occupa delle fasce deboli, con l'aiuto di intercettazioni audio e video. Nell’arco di tre mesi di monitoraggio, gli agenti hanno registrato più di 100 episodi maltrattamenti. "Condotte vessatorie, denigratorie, lesive della dignità umana, oltre a percosse e immobilizzazioni - dicono gli inquirenti - tali da ingenerare nel povero degente – un uomo di 84 anni gravemente malato e invalido, uno stato di soggezione".

Gli indagati sono tutti parenti. Il titolare della struttura era, di fatto, affiancato da padre, madre e fratello nella gestione quotidiana dell’attività. A loro si aggiunge una badante “in nero” della struttura, “in servizio” soprattutto durante le notti. Proprio quest’ultima – tra l’altro – era beneficiaria del reddito di cittadinanza e adesso è indagata anche per avere percepito il sussidio abusivamente. La carta è stata pertanto sequestrata preventivamente. 

Gli indagati avevano preso di mira l'84enne, beneficiario dei sussidi previsti dalla “legge 104”, “colpevole” soltanto di lamentarsi eccessivamente per i dolori connessi al suo stato precario di salute. Un fatto che, per i titolari della struttura, arrecava disturbo agli altri ospiti e a loro stessi. L'uomo, secondo quanto accertato, era "costantemente ingiuriato e offeso, minacciato, sottoposto a soprusi e vessazioni di ogni genere, molto spesso veniva lasciato piangere e lamentarsi anche per ore piuttosto che essere accompagnato in bagno per adempiere a bisogni fisiologici; altre volte immobilizzato, imbavagliato e percosso".

Di recente, peraltro, è stato accertato tramite un intervento dei sanitari dell’Asp, che presso la stessa struttura tutti gli operatori lavoravano “in nero” e nessuno era in possesso di attestazioni professionali utili a svolgere tale attività. Inoltre, sono state riscontrate delle anomalie circa la comunicazione degli alloggiati all’Autorità di pubblica sicurezza, reato punito con una contravvenzione.
 
 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Anziano invalido imbavagliato, legato e insultato": indagati 5 gestori di una casa di riposo

PalermoToday è in caricamento