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Lunedì, 29 Aprile 2024
Mafia

La "cantata" dei pentiti su Tony Colombo: ascesa e tramonto del neomelodico finanziato dai boss

L'artista palermitano è finito in carcere assieme alla moglie, Tina Rispoli, per concorso esterno in associazione camorristica. In base alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia napoletani avrebbe chiesto prestiti a membri del clan di Secondigliano per incidere dischi, fare concerti e costruire la sua carriera

Non sono soltanto le intercettazioni ad aver portato qualche giorno fa a Napoli all'arresto per concorso esterno in associazione camorristica del cantante neomelodico palermitano Tony Colombo e della moglie Tina Rispoli, vedova del boss Gaetano Marino, ucciso in una faida. Ad incastrare la coppia è anche la "cantata" di diversi collaboratori di giustizia, alcuni dei quali hanno parlato della vicinanza tra l'artista e il clan di Secondigliano, sin dal 2014. Ciò che emerge dai loro racconti è che Colombo sarebbe stato "sempre indebitato" e che avrebbe costruito la sua carriera, inciso dischi e fatto concerti, anche grazie ai prestiti di camorristi - come lo stesso Gaetano Marino - e poi anche grazie ai soldi della moglie che, tuttavia, in mano avrebbe avuto solo patrimoni illeciti - diamanti compresi - acquisiti dal marito morto attraverso il traffico di droga.

Dal brand "Corleone" alle sigarette di contrabbando: gli affari di Tony Colombo coi boss

Colombo e Rispoli, per la Procura di Napoli, sarebbero stati una specie di ramo di azienda del clan Di Lauro, consentendo in particolare a Vincenzo Di Lauro di fare affari in vari settori . La coppia avrebbe investito 35 mila euro in una fabbrica di sigarette di contrabbando ad Acerra, poi sequestrata, e sarebbe stata in società col camorrista anche in relazione ad un marchio di abbigliamento, "Corleone". I collaboratori di giustizia, alcuni dei quali dicono di essere stati anche amici del neomelodico prima di pentirsi, sono concordi nell'affermare che lui sarebbe stato perfettamente consapevole di chi fossero e che facessero parte dell'organizzazione criminale.

La mafia dietro al concerto di Tony Colombo

L'invito al camorrista: "Ciao tesoro, il 28 mi sposo!"

Sono tantissime le conversazioni captate dagli inquirenti napoletani che dimostrano i contatti con i Di Lauro da parte del cantante palermitano, che aveva invitato anche Vincenzo Di Lauro al suo matrimonio-show con Rispoli, raccontato da giornali e televisioni, avvenuto a marzo del 2019. Il 14 marzo di quell'anno Tony Colombo mandava il seguente messaggio vocale al boss: "Ciao Enzuccio, tesoro... Mi raccomando non dimenticarti che il 28 di marzo mi sposo! Del fatto di mamma... della tua signora, dei tuoi figli , non possono mancare! Fammi sapere quante persone sono precisamente, faccio il tavolo vicino al nostro, va bene? Digli che Titina ci tiene più della sua vita, i miei cognati, tutti quanti noi ci teniamo tantissimo... Io alle 11 mi sposo al Maschio Angioino, la mattina, e poi alle due e mezza inizia, alla Sonrisa, la festa. Non mancate! Ti voglio bene".

Il pentito Giugliano: "Si fece prestare 80 mila euro per fare un disco"

Il pentito Gianluca Giugliano ha parlato della coppia in un verbale del 5 giugno del 2019. Il collaboratore è stato killer del clan Marino, quello del marito ucciso di Tina Rispoli, fino al 2012. Non solo, è stato anche fidanzato con la sorella della donna dal 2010. "Tony Colombo - ha dichiarato - aveva dei debiti con Gaetano Marino (marito di Rispoli, ndr) e si fece prestare dei soldi per fare un disco. Chiese 80 mila euro nel 2010 o forse subito dopo. Con Marino era entrato in contatto come cantante, nel senso che non c'era una festa, battesimo, comunione, matrimonio in cui Tony Colombo non fosse presente a cantare".

"Il marito di Tina Rispoli recuperava i soldi per le feste in cui cantava"

Il pentito racconta anche che il marito di Tina Rispoli "mandava gente a recuperare i soldi da chi doveva pagare Colombo per le feste" e che "tra di noi si diceva che Colombo aveva debiti con tutti, sia per necessità di finanziare la sua attività discografica che per l'elevato tenore di vita". E precisa: "Tony Colombo ci frequentava e sapeva certamente quello che facevamo noi delle Case Celesti (uno dei rioni di Secondigliano 'regno' dei Marino e dei Di Lauro, ndr). All'epoca non aveva rapporti con Tina Rispoli che salutava e rispettava come moglie di Gaetano Marino".

"Era pieno di debiti, era rovinato proprio"

Giugliano aggiunge poi: "So che Colombo era pieno di debiti, era rovinato proprio. Prendeva 1.500 o 2 mila euro a ricevimento. Marino gli aveva dato i soldi ma non ad interesse. Se non sbaglio Colombo andò anche al matrimonio di Antonio Mennetta (ritenuto a capo del gruppo camorristico Girati di Scampia, ndr), ma era in quel momento il cantante ascoltato da tutti. Mi ricordo che venne a cantare anche con il gesso al braccio che si era rotto con una caduta accidentale". E sul conto di Tina Rispoli afferma: "Tina giocava al Bingo, le facevano anche credito, ma i soldi del marito li aveva lei. Le quote mensili che ci spartivamo, venivano date in mano a Tina".

Il pentito Accurso: "Titina gli prestò 200 mila euro per un concerto"

Un altro pentito, Antonio Accurso, ha reso dichiarazioni su Colombo e Rispoli già nel 2014: "Ho già riferito che la moglie di Gaetano Marino, Titina, aveva prestato 200 mila euro a Tony Colombo. Il prestito era stato fatto per consentire al cantante di fare un concerto, che si è effettivamente tenuto. Io ho saputo nell'autunno 2013 che Colombo doveva 200 mila euro alla moglie di Marino e ne parlai con Raffaele Rispoli 'il boxer' (uno dei fratelli di Tina Rispoli, ndr), e lui mi disse che non vi erano problemi perché Colombo stava restituendo i soldi alla sorella".

Il pentito Cerra: "Il matrimonio non servì a sancire alleanze tra clan"

A un altro collaboratore di giustizia, Gennaro Cerra, la Procura di Napoli aveva chiesto nel 2019: "Per quanto a sua conoscenza, il matrimonio del cantante neomelodico Tony Colombo con Tina Rispoli, cui lei ha partecipato, come è emerso da trasmissioni televisive, è stata l'occasione per sancire un'alleanza camorristica tra diverse organizzazioni criminali?" e il pentito aveva risposto: "Non mi risulta che il loro matrimonio sia stata l'occasione per stringere alleanze criminali. E' stato presente Salvatore Di Lauro, all'esterno della sala della festa, solo per poco tempo, perché c'erano molte telecamere e non voleva essere ripreso. Salvatore Di Lauro ha una relazione sentimentale con Maria Rispoli, sorella della sposa. Non c'erano altri esponenti di clan".

"Gli prestai 50 mila euro per incidere 'Guerra Aperta'"

E ha aggiunto: "Ero tra gli invitati perché conosco Tony Colombo dal 2006. Lo conobbi in occasione di una comunione. Diventammo amici e gli prestai 50 mila euro per incidere il suo disco 'Guerra Aperta', uscito molto dopo. Questi soldi me li ha restituiti. Eravamo talmente amici che addirittura avevamo una scheda telefonica intestata a me dedicata alle nostre telefonate". Ma ha pure precisato: "Tony Colombo sapeva benissimo chi ero".

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