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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Ippodromo, i soldi dal ministero non arrivano: dopo la pausa estiva le corse non ripartono

La Sipet, società che ha in gestione l'impianto, ha deciso di sospendere la giornata di gara prevista per sabato 10 settembre: "Siamo in attesa di ricevere il pagamento della sovvenzione 2021 e dell'acconto della sovvenzione 2022, a queste condizioni non possiamo continuare"

Dopo la pausa estiva, col consueto spostamento di cavalli e driver a Siracusa, le corse all'ippodromo di Palermo rischiano di non partire. Nonostante le diverse rassicurazioni fatte alla Sipet, la società toscana che gestisce l'impianto della Favorita, il ministero delle politiche agricole non ha provveduto al pagamento delle sovvenzioni. E così i vertici hanno deciso di sospendere la giornata di corse prevista per sabato 10 settembre. 

"Dando seguito a quanto già precedentemente intercorso con il Ministero e partecipato alle Categorie - si legge in una nota della Sipet - questa società, suo malgrado, è costretta a confermare l'impossibilità ad effettuare le giornate di corse in calendario, a partire dal 10 settembre, in attesa di ricevere il pagamento della sovvenzione 2021 e dell'acconto della sovvenzione 2022. E' una decisione grave e forzata - conclude la Sipet - che non si sarebbe mai voluta adottare, ma nella situazione in cui è tenuta la società dai ritardi su ritardi non vi è attualmente la possibilità di correre".

Un primo allarme era già stato lanciato lo scorso giugno. Quando i lavoratori dell'ippodromo sono entrati in stato d'agitazione. Con le associazioni di categoria dei driver (Ciga, Federnat, Siag, Snapt e Upts) che hanno scritto una lettera al ministero delle Politiche agricole: "Palermo non può correre il rischio di subire una nuova chiusura dell’ippodromo che, con il proprio centro di allenamento, assicura un indotto occupazionale per circa 900 persone ed una presenza rilevante nel panorama ippico nazionale, grazie agli investimenti dei proprietari ed alle professionalità locali".

E preoccupazione era stata espressa anche dalla Slc Cgil Palermo. "La Sipet - avevano sottolineato i sindacati - ha prodotto forti investimenti per il rilancio di questa importante realtà e la conseguente occupazione per svariate decine di lavoratori (diretti e nonché  dell’indotto) con uno sforzo imprenditoriale rilevante che sta riportando l’ippodromo palermitano a ritornare fra gli impianti con maggiore visibilità anche a livello nazionale. Ma la società ha comunicato alle categorie e al sindacato, le gravi difficoltà di programmazione scaturite dalla mancata determinazione da parte del Mipaaf dei corrispettivi per i servizi resi per l’anno 2021".

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