Diossina negli alimenti dopo l'incendio a Bellolampo? Pochi rischi ma il sindaco proroga l'ordinanza
Lagalla allunga la durata del provvedimento che invita i cittadini a lavare frutta e verdura prodotte nel raggio di 4 chilometri dalla discarica, a scopo esclusivamente precauzionale: "I dati sono rassicuranti ma attendiamo le verifiche su vegetali, latte, formaggi e tessuti adiposi di origine animale"
Il sindaco Roberto Lagalla ha deciso di prorogare ulteriormente fino al 10 settembre, a scopo esclusivamente precauzionale, l'ordinanza firmata lo scorso 29 luglio a tutela dei cittadini dopo gli incendi avvenuti il 24 e il 25 luglio in città, che colpirono anche Bellolampo e che fecero alzare i livelli di diossina e di altri inquinanti nell'aria. Un provvedimento che arriva, spiega Lagalla, "in attesa dell’esito dei campionamenti su matrici vegetali, latte, formaggi e tessuti adiposi effettuati dall’Asp, ma non ancora esitati dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale".
"La proroga del provvedimento, che firmerò in queste ore - prosegue Lagalla - riguarda, in particolare, le disposizioni del lavaggio accurato di frutta e verdura e di evitare l’assunzione di alimenti di origine animale (carni, latte e uova) nell’area di 4 chilometri interessata dall’ordinanza". Ovvero la zona circostante alla discarica di Bellolampo.
"L’attesa dei dati sugli alimenti disposti dall’Asp ci invita a questa proroga, coerentemente con l’atteggiamento assunto da questa amministrazione nell’interesse della salute dei cittadini. È doveroso, altresì, sottolineare come nel frattempo anche gli ultimi esiti elaborati dall’Arpa su tutti i campionamenti riguardanti la presenza di diossina nell’aria a sul suolo per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale siano assolutamente rassicuranti, in quanto tutti inferiori ai limiti previsti dalla legge". Dai 12 campioni di suolo prelevati dall'Arpa, infatti, non era emersa nessuna traccia di inquinamento da diossine.