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Cronaca Altofonte

Cracolici ricorda il piccolo Di Matteo e parla della maestra vicina a Messina Denaro: "Non può educare"

Il presidente dell'Antimafia è intervenuto in una scuola di Altofonte dove, in occasione della Giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia, è stato reso omaggio al bambino sequestrato e poi sciolto nell'acido dai boss: "Una persona col 'pedigree' di quell'insegnante non deve entrare in una classe e parlare di legalità"

"Anche i maestri devono essere al di sopra di ogni sospetto. La maestra Laura Bonafede, sospesa a Castelvetrano, non può educare i nostri ragazzi. La sua vicenda dovrà essere chiarita, ma una persona con quel 'pedigree' non può entrare in una classe e parlare di educazione e legalità". A dirlo è stato il presidente della Commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, intervenendo nella scuola "Armaforte" di Altofonte in occasione di una manifestazione organizzata dal Comune per ricordare il piccolo Giuseppe Di Matteo, sequestrato e ucciso da Cosa nostra per punire il padre Santino che aveva deciso di collaborare con la giustizia.

I pizzini della maestra e gli incontri col boss al supermercato

Laura Bonafede, che avrebbe avuto una fitta corrispondenza con Matteo Messina Denaro e che lo avrebbe anche incontrato in supermercato di Campobello di Mazara pochi giorni prima della sua cattura dopo trent'anni di latitanza. La donna, che è indagata nell'ambito dell'inchiesta sui fiancheggiatori del boss e che insegna alla "Capuana-Pardo" di Castelvetrano, ieri, per decisione della dirigente scolastica, Vania Stallone, è stata sospesa in via cautelare per 10 giorni (il massimo possibile). L'Ufficio scolastico regionale ha fatto sapere che appena riceverà degli atti dalla Procura provvederà ad avviare un procedimento disciplinare che, nell'ipotesi più grave, potrebbe portare al licenziamento dell'insegnante. Bonafede, oltre ad essere figlia del capomafia di Campobello, Leonardo, deceduto nel 2020, è anche spostata con un ergastolano, Salvatore Gentile. Dal canto suo, l'assessore regionale all'Istruzione, Mimmo Turano, ha affermato che scriverà al ministro Giuseppe Valditara perché a suo avviso Laura Bonafede "non deve più avere contatti con il mondo della scuola".

Indagata Laura Bonafede, sospesa per 10 giorni dalla scuola

antonello cracolici

L'iniziativa dedicata a Giuseppe Di Matteo ad Altofonte è stata pensata nell'ambito della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Cracolici ha sottolineato che "i bambini qui presenti non erano nati quando nei processi i mafiosi venivano assolti, perché la mafia non esisteva neanche nei tribunali. Il principale nemico della Sicilia è l'indifferenza, che è persino peggiore della connivenza, che invece può essere perseguita penalmente. L'indifferenza ha consentito la diffusione della mafiosità, colpendo la dignità del popolo siciliano e producendo un'escalation di violenza. Per questo è importante l'impegno civile e per questo dobbiamo colpire e isolare i boss che per troppo tempo hanno goduto di un largo consenso sociale tra i cittadini. Per anni nel mondo i siciliani sono stati considerati figli della cultura mafiosa. Oggi dobbiamo riappropriarci di valori che sono nostri, non di Cosa nostra, rivendicare l'onorabilità è un gesto che ci deve appartenere, oggi e sempre".

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