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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

A rischio il bilancio regionale Corte dei conti: “Debiti per 5 milardi”

Secondo altri numeri forniti dalla corte dei conti nel 2012 in Sicilia il personale "regionale" è pari a circa un terzo di quello di tutte le regioni italiane sommate insieme

Per tendere verso “una sana ed equilibrata situazione finanziaria” è “necessario” oggi più che nel passato un “rigoroso contenimento delle tendenza espansiva della spesa corrente” attraverso un “congruo, effettivo e permanente ridimensionamento della stessa che, in definitiva, incentivi negli apparati amministrativi gestioni più efficenti, agevolando la riduzione del debito e il necessario finanziamento degli interventi per lo sviluppo e l'occupazione”. Il monito arriva dalla Corte dei conti siciliana, durante l'udienza pubblica del giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione siciliana per l'esercizio finanziario 2012.

Secondo i giudici contabili, infatti, la grave crisi finanziaria che ha investito la Regione, insieme all'Italia e l'Europa fa sì che non sia più rinviabile “una riforma del ciclo del bilancio che consenta l'adozione di una reale ed efficace politica di risanamento e riequilibrio dei conti pubblici”. Anche perchè il “rilevante volume complessivo delle spese correnti e la strutturale rigidità, correlata alle categorie relative alle retribuzioni del personale, ai trasferimenti destinati al settore sanitario e agli enti locali - si legge nel giudizio di parificazione della Corte dei conti - pongono a serio rischio, per il futuro, il mantenimento dei necessari equilibri di bilancio in assenza di incisive riforme strutturali in tali settori”.

Solo per citare alcuni dati, l'indebitamento diretto della Regione a fine 2012 ha superato i 5 miliardi di euro che desta preoccupazione sia in relazione al continuo aumento degli oneri per il servizio del debito, pari a 490 milioni di euro nel 2012 destinati a lievitare per via dei mutui attivati nello stesso anno, sia per i risultati dell'indicatore del debito regionale “pro capite” che ha raggiunto un valore di 1.077 euro. Secondo altri numeri forniti dalla corte dei conti nel 2012 in Sicilia il personale "regionale" è pari a circa un terzo (il 29,5 per cento) di quello di tutte le regioni italiane sommate insieme. Il numero dei dirigenti è quasi il doppio rispetto al dato aggregato delle altre regioni a Statuto speciale e resta elevato anche il rapporto tra il numero di dirigenti e quello del personale non dirigenziale (1 su 8,64 a fronte di una media nazionale di 1 ogni 15,89).

 

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