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Cronaca

"Manifestazioni non autorizzate e occupazioni": processo per 33 attivisti di centri sociali

Secondo l'accusa, tra il 2010 e il 2012, scatenarono la guerriglia urbana in città. Il gup Wilma Mazzara li ha rinviati a giudizio

Dovranno presentarsi davanti alla quarta sezione del Tribunale il prossimo 20 dicembre i 33 ragazzi che gravitano attorno al centro sociale Anomalia-Ex Karcere che, secondo l'accusa, tra il 2010 e il 2012 scatenarono la guerriglia urbana in città durante alcune manifestazioni non autorizzate. Il gup Wilma Mazzara li ha rinviati a giudizio.

Si contesta loro - alla luce dell'occupazione del Teatro Massimo, dell'aeroporto, della stazione - l'associazione a delinquere finalizzata all'occupazione. Un reato sul quale ci sono alcune perplessità sollevate anche, dal punto di vista cautelare, dal Riesame e dalla Cassazione che hanno tolto l'obbligo di firma inizialmente inflitto a 16 persone.

I fatti
L’indagine era nata dopo una serie di proteste degli esponenti del centro sociale che gli inquirenti definirono al "limite dell’eversione" e che portarono agli arresti domiciliari diciassette persone. Il gip, invece, decise per l’obbligo di firma. Ma l’alternativa fu bocciata dal Riesame che annullò la misura. Il caso finì in Cassazione dopo che la Procura presentò ricorso, temendo che così si arrivasse a "legittimare condotte istigatrici alla violenza che sarebbero potute sfociare in atti delittuosi ben più gravi di quelli contestati"“

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