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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Amat, monta la protesta dei sindacati: "Mancano gli autisti e per ogni linea ci sono al massimo due bus"

Domani assemblea dei lavoratori, giovedì sit in davanti a Palazzo delle Aquile: scatta la mobilitazione contro le carenze del servizio dovute alla mancata approvazione del bilancio e del piano di risanamento da parte del Comune, che blocca le assunzioni. "Anche oggi in strada solamente 90 vetture delle 196 previste da contratto"

Monta la protesta dei sindacati dell'Amat contro le carenze del servizio di trasporto pubblico urbano. "Anche oggi sono i lavoratori a chiedere scusa ai cittadini: stamattina dall'autoparco sono usciti solamente 90 bus rispetto ai 196 previsti dal contratto di servizio vigente. A causa della continua mancanza di autisti, purtroppo, girano per la quinta città d’Italia solo 90 mezzi suddivisi su 55 linee, vale a dire in media al massimo due per linea". Lo denunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, che in una nota annunciano le prossime iniziative di mobilitazione del personale della partecipata del Comune.

Domani dalle 9,30 fino alle 11,30 e nel pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30 si terrà un'assemblea dei lavoratori, mentre giovedì alle 10 si terrà un sit in davanti a Palazzo delle Aquile. Dalla protesta si è dissociata l'Ugl, ritenendo "inutile minacciare rivoluzioni se poi nei fatti ci si nasconde dietro un dito: ci auguriamo - scrive la Rsa - che la Giunta prenda coscienza della grave situazione in cui versa l'Amat e trovi una soluzione per tutti i problemi. Le chiacchiere stanno a zero".   

Tutti comunque sono d'accordo sul "disastro del servizio offerto ai cittadini", anche se "nessuno sembra interessarsene". A dirlo sono Franco Mineo (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti), che proseguono: "Di tanto in tanto giungono promesse di acquisto di nuovi bus, ci chiediamo a che servono o serviranno se non ci sono gli autisti a guidarli. Il balletto fra il socio Comune di Palermo e il Consiglio d'amministrazione dell’Amat intanto prosegue da oltre tre anni attorno a un rimpallo di responsabilità e, nonostante le nostre ripetute rimostranze agli interlocutori, il servizio offerto alla città è stato messo all’ultimo nel novero delle priorità: altro che mobilità sostenibile!".

"L’azienda - concludono i sindacati - è stanca e sfinita dai contenziosi non ancora sanati per la questione tasse che complica l’approvazione del bilancio. E' proprio a causa di tale strumento, non approvato ancora dal Comune, che si trincerano, secondo il Cda di Amat, i motivi ostativi del blocco delle assunzioni che potrebbero ridare alla città un minimo di servizio e garantire condizioni sufficienti di sicurezza agli autisti".

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