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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

L'allergologo e gli abusi ripresi in diretta: "Tolga il reggiseno, faccio un controllo manuale..."

Dopo la denuncia di due ragazze, i carabinieri hanno piazzato una telecamera nello studio di Lorenzo Barresi, finito ai domiciliari per violenza sessuale, scoprendo un'altra decina di casi in cui il medico dell'Isme avrebbe palpeggiato le pazienti: "Io salvo la vita, sono senologo, immunologo... Più di una mammografia conta la sensibilità di chi fa la visita"

In due hanno denunciato, ma grazie a una telecamera piazzata nello studio di Lorenzo Antonino Barresi - l'allergologo di 60 anni, originario di Catania e in servizio all'Isme di via Ruggero Settimo finito ieri ai domiciliari per violenza sessuale - gli investigatori sono riusciti a registrare in diretta almeno un'altra decina di casi in cui il medico ne avrebbe approfittato per palpare seni, abbassare mutandine e toccare l'inguine alle sue pazienti. L'indagato si vantava delle sue tante specializzazioni (in realtà mai conseguite): "Sono senologo, ho un mare di compiti, sono allergologo, immunologo, mi occupo di prevenire patologie degenerative negli anziani..." e di fare "cose che salvano la vita", arrivando a sostenere che più di una mammografia o di un'ecografia - controlli fondamentali per la prevenzione dei tumori - sarebbe stata invece "la sensibilità di chi visita, non bastano gli esami strumentali, è importante l'attenzione del medico che effettua l'esame clinico della mammella è un esame molto complesso...". Per il gip Clelia Maltese, invece, Barresi non avrebbe fatto altro che costringere le pazienti "a subire atti sessuali travestiti da controlli clinici", abusando anche del suo ruolo di medico e della fiducia che in esso viene normalmente riposta.

La denuncia: "Mi ha toccato il seno, è un mostro..."

Il gip: "Condotte ripetute e quasi ossessive"

Le intercettazioni dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Giorgia Righi, sono state compiute tra maggio e giugno scorsi, cioè dopo la denuncia presentata da due ragazze e per il giudice confermerebbero le accuse, "la gravità, la sistematicità e la metodicità delle condotte poste in essere dall'indagato" in modo "ripetuto e quasi ossessivo".

I dubbi: "Ma cosa c'entra il seno con la mia orticaria?"

Qualcuna delle pazienti durante "il controllo manuale" sollevava dei dubbi, visto che di fatto si erano rivolte a Barresi per risolvere problemi legati ad allergie e si sarebbero ritrovate senza reggiseno, con gli slip abbassati, le mani del medico sul corpo, incalzate da "domande non consone", allusive, o legate al funzionamento del cuore, dello stomaco e dell'intestino: "Ma perché - domandava infatti una donna - questa orticaria può essere collegata anche al seno?" e il medico replicava: "No, però vede in una situazione di stress, poi siamo in un'età di passaggio, la ghiandola mammaria è un organo bersaglio...". E ad un'altra che s'interrogava sul costante interesse per "le ghiandole mammarie" del dottore e il loro eventuale nesso con le allergie, lui diceva: "M'interessano per il discorso allergico perché lì l'infiammazione prende piede... Vede quanti buoni consigli le sto dando?".

"Che abbasso? Tutte cose? Mi corico?"

Il 26 maggio, come è stato registrato dagli inquirenti, il medico riceve una ragazza di 24 anni, che gli elenca tutta una serie di problemi di salute, compresa un'infiammazione genitale: "Che abbasso? Tutte cose? Mi corico?". Barresi risponde: "La maglietta, anche la canottierina... così controlliamo quelle parti dove ti ho detto... Tu hai queste linee di frattura nella sommità del capezzolo che sono importanti da vedere, la cura che ti ho fatto ha funzionato... Faccio male se ora premo?". E ancora: "Perché il problema con queste fratture si possono inserire dei batteri quindi dobbiamo fare una doppia terapia un poco con il cortisone un poco con la pomatina disinfettante...".

"Sbottoniamo, sto lavorando per farti stare meglio..."

Poi il medico sarebbe passato alla pancia: "Sbottoniamo, abbassiamo un pochettino, hai il ciclo in questo momento, non possiamo fare...". Infine l'indagato afferma: "Sto lavorando per farti stare meglio", la paziente ne è convinta: "Lo so, dottore, io quello che tengo a risolvere è la questione intima perché mi dà molto fastidio, anche quando ho rapporti, perché a volte non riesco...". Argomento che intriga Barresi: "Ecco! Questo volevo chiederti, sono protetti questi rapporti? Hai dolore? Ah un bruciore... Interferisce con le sensazioni tipiche del rapporto? Quindi c'è proprio un ostacolo specifico...". Le telecamere, come si legge nell'ordinanza, avrebbero ripreso i palpeggiamenti al seno e ai capezzoli, ma anche alla zona inguinale.

La causa dell'allergia e la mano sotto gli slip 

Poco dopo, Barresi visita un'altra paziente e, incurante della presenza della madre della giovane, le avrebbe fatto togliere il reggiseno, chiedendole se avesse bruciori intimi, palpandole anche le "ghiandole ai lati dei seni" e quelle inguinali, infilando la mano sotto gli slip e poi - dicono i carabinieri - abbassandole persino le mutandine.

"Faccio un controllo manuale, non ho l'ecografia"

Stesso copione con un'altra donna, a cui l'allergologo controllava "la respirazione, lo stomaco e il cuore", facendole togliere la maglietta e dicendole di occuparsi di "senologia" e insistendo per fare "un controllo manuale". "Io mi occupo anche di senologia per questo sempre mi interesso che le mie pazienti facciano tutti i controlli perché sono dell'idea che purtroppo le insidie sono dietro l'angolo...". Nonostante la paziente ripeta di non avere problemi e di avere pure fatto una mammografia, lui insiste: "Pruriti corporei ne ha? Localizzati nella regione del seno tipo delle irritazioni, dei puntini? Però qua c'è una ghiandoletta... Se lei volesse un controllo posso farlo, nel seno... Non ho l'ecografia, ma se vuole sono a sua disposizione, perché la prevenzione..."

"Io salvo la vita, è importante la sensibilità di chi fa la visita"

Poi Barresi aggiunge: "Io mi occupo di senologia... Io ho un mare di compiti, sono allergologo, immunologo, mi occupo di prevenire patologie degenerative negli anziani, sono senologo... Ha capito la vastità di gamma di cose di cui mi occupo? Sono tutte cose che salvano la vita...". E poi rimarca: "E' importante la sensibilità di chi la visita, non bastano gli esami strumentali, cioè la mammografia o l'ecografia, ma è importante l'attenzione del medico che effettua l'esame clinico della mammella, è un esame molto complesso, bisogna esaminarlo in varie posizioni, da seduta, da sdraiata, bisogna studiare bene la regione pericapezzolare, perché gran parte dei tumori spuntano lì...".

Madre e figlia nello studio: "Per fare un buon lavoro bisogna scavare..."

L'11 giugno avrebbe sottoposto agli stessi controlli un'altra giovane, facendola spogliare, palpeggiandole i seni, l'inguine e abbassandole gli slip senza neppure chiedere il permesso. Sarebbe stata presente anche la madre della ragazza e Barresi avrebbe proposto una visita pure a lei. L'indagato diceva alla  giovane: "Deve togliere la maglietta... Al seno hai qualche disturbo? Prurito nella regione dei capezzoli? E' importante, la diagnosi passa da questi controlli... Dai la mascherina alla mamma, mettiti sdraiata... Controlliamo la pancia, abbassiamo i pantaloni... Dobbiamo esaminare bene l'addome... Nella zona dei glutei hai dolori? Vediamo il cuore, il battito... Quindi siamo sicuri che al seno non hai disturbi? Mi dicevi dei capezzoli... Spuntano puntini a volte, irritazioni, secrezioni? Perché vede (parlando alla madre, ndr) tante volte uno si ferma a considerare manifestazioni singole, in realtà se si vuole fare un buon lavoro bisogna scavare...".

"Sta benissimo, è ancora una bella ragazza: alzi il reggiseno"

Il giorno dopo, ricevendo una paziente, l'allergologo diceva: "Signora si vuole sdraiare così controlliamo bene il cuore, vuole alzare un pochettino il reggiseno? Quindi ai capezzoli non ha prurito... Può abbassare (indicando la gonna, ndr) così controlliamo bene? Abbassiamo un pochettino anche le mutandine, così vedo com'è l'addome... Ha dolori, dobbiamo curarle queste cose, lei non fa i controlli necessari... Vediamo la milza...". E aggiungeva: "Però devo dire che si tiene fisicamente benissimo, ha un fisico asciutto, complimenti! Ancora è una bella ragazza, però questa fascia di età è il giro di boa, per questo le dico i controlli al seno... Io mi occupo anche di senologia...".

"Mi ha toccato il capezzolo, ho pensato di denunciarlo..."

Sono state poi captate le visite del 12, ma anche del 29 e del 30 giugno, durante le quali Barresi si sarebbe comportato allo stesso modo con altre donne. In poco più di un mese, quindi, gli inquirenti ritengono di aver scoperto un'altra decina di casi in cui il medico avrebbe abusato delle pazienti. Ma le vittime potrebbero essere molte altre. Il 29 giugno, peraltro, è stata intercettata la conversazione tra una paziente e il suo fidanzato, in cui la ragazza riferiva di una visita durante la quale il dottore Barresi le avrebbe fatto togliere il reggiseno e le avrebbe sfregato il capezzolo: "Mi ha slacciato il reggiseno e iniziò a farmi così...". Il fidanzato chiedeva: "Non lo hai mai denunciato?" e lei: "C'ho pensato...".

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