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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Istituire il 10 gennaio la Giornata nazionale contro il racket nel nome di Libero Grassi"

E' quanto chiede Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex presidente del Parco dei Nebrodi, sfuggito ad un agguato mafioso nel maggio 2016 grazie all’intervento armato degli uomini di scorta della polizia.

Istituire il 10 gennaio la Giornata nazionale contro racket e usura nel nome di Libero Grassi. E' quanto chiede Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex presidente del Parco dei Nebrodi, sfuggito ad un agguato mafioso nel maggio 2016 grazie all’intervento armato degli uomini di scorta della polizia.

"Era il 10 gennaio 1991 quando il Giornale di Sicilia pubblicava la lettera aperta con il titolo “Lettera al caro estorsore”, dice Antoci. Con essa Libero Grassi scriveva: 'Volevo avvertire il nostro ignoto estortore di risparmiare le telefonate dal tono minaccioso e le spese per l'acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia. Ho costruito questa fabbrica con le mie mani, lavoro da una vita e non intendo chiudere. Se paghiamo i 50 milioni, torneranno poi alla carica chiedendoci altri soldi, una retta mensile, saremo destinati a chiudere bottega in poco tempo. Per questo abbiamo detto no al "Geometra Anzalone" e diremo no a tutti quell come lui”.

“Si era ribellato pubblicamente al potere mafioso che opprimeva commercianti e imprenditori costretti a pagare – dice ancora Antoci -Libero squarciò il silenzio di tanti che, per paura, venivano soggiogati e, con essi, la libertà d’impresa".

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