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Rauti al miele: "Quando ero piccolo seguivo le imprese del 'grande Palermo'"

Il giovane attaccante di proprietà del Torino non vede l'ora di scendere in campo: "Serie B? No grazie, questa piazza non si rifiuta. Insieme ci possiamo divertire"

“Palermo come il Monza. Potevo andare in B, ma questa piazza non si rifiuta”. Giovane, talentuoso ma anche di poche parole. Nicola Rauti vuole che sia il campo a parlare, dimostrando così di non essere venuto a Palermo soltanto per fare da comparsa. Il giovane attaccante di proprietà del Torino vuole essere protagonista in maglia rosa. “Certo che farò bene, sto bene e mi piacerebbe giocare”, ha detto Rauti nella conferenza stampa di presentazione. 

Dopo Lucca e Saraniti adesso Boscaglia potrà contare anche su Rauti che dopo aver stregato Galliani lo scorso gennaio, durante il ritiro pre-campionato è riuscito a incantare anche Giampaolo, tecnico del Toro che lo ha portato a Firenze  per la prima di campionato. “Arrivo  a Palermo preparato, sia fisicamente che mentalmente – ha svelato Rauti in sala stampa – sono pronto anche perché sapevo la sfida che avrei dovuto affrontare. Ho avuto modo di allenarmi col gruppo e ho visto che questa è una squadra che corre molto e sono sicuro che potrò dimostrare tanto fin da subito. Lucca? Ho giocato con lui l'anno scorso e per me è stato bello ritrovarlo, è un grande attaccante. Mi ha raccontato quanto si sta bene in una città e in una piazza come Palermo".

Cinquantaquattro reti in 129 presenze granata per Rauti fra Primavera e Under 17. L’attaccante classe 2000 arrivato a Palermo con la formula del prestito secco gioca prevalentemente da punta centrale, ma in caso di necessità può spaziare sia a destra che a sinistra da ala. "Non mi pongo degli obiettivi stagionali, perché quelli maturano giorno dopo giorno. Sicuramente – dice - ho una voglia matta di stupire e di dimostrare tutto il mio potenziale in una realtà importante come Palermo. Posso e devo ancora migliorare in tutto, anche perché essendo ancora ancora giovane dovrò apprendere molto. Devo solo dimostrare di poter fare sempre meglio. Testa bassa e lavorare, questo è il mio motto”. 

“Per questa piazza ho rifiutato la B”, ha poi svelato Rauti che da piccolo seguiva le imprese del “grande Palermo”. E' inutile negare che questa è una piazza importante. Qualche squadra di Serie B mi ha cercato, ma quando si è fatto avanti il Palermo non ci ho pensato due volte. Questa – conclude - è una chiamata importante per la mia carriera. Indossare questa maglia è sicuramente un'emozione particolare”. 

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