Palermo, ecco Stevanovic: il "bambino" battezzato da Mourinho

Testacoda di metà campionato. La corazzata Inter, lanciata verso il triplete, sfida il Siena, ultimo e già quasi spacciato. Sembra una formalità, si gioca a San Siro, ma a 23 minuti dalla fine i toscani di Malesani conducono 3-2. Josè Mourinho non vuole perdere, in palio (è proprio il caso di dire) c’è anche l’onore. Il  portoghese non perde una partita in casa da 8 anni. Così il pubblico di San Siro assiste a un cambio delicato, apparentemente folle. Esce Thiago Motta, entra Alen Stevanovic, 19 anni. Lo speaker annuncia il cambio. “Steva-chi?”, si chiedono dagli spalti. 

Mourinho si affida al talentuoso trequartista della Primavera: l’Inter è sbilanciata in avanti. A un certo punto Samuel va a fare la punta e il baby serbo trasloca in difesa: terzino. Qualche galoppata, un paio di cross, due verticalizzazioni discrete. In quei 23' più recupero, l'Inter ribalta il risultato. Tre anni dopo, Inter, Siena e Palermo sono cadute in disgrazia. Stevanovic nel frattempo è cresciuto. Si è sganciato dal nido nerazzurro, ha assaggiato anche il calcio transoceanico, con la breve esperienza a Toronto, in Canada. Ha conosciuto anche la nazionale maggiore. Toronto, ma soprattutto Torino, il trampolino della sua carriera. Due stagioni in B, una in A, per capire che nel calcio dei grandi ci può stare anche lui.

Alen, un’infanzia difficile, con la fuga precoce dalla Bosnia alla Serbia, una carriera tutta da disegnare. Esterno rapido, fulmineo, sgusciante. Nasce trequartista ma Ventura lo ha reinventato ala e, all’occorrenza, seconda punta. L’ideale per il dinamico 4-2-3-1 di Rino Gattuso. Oggi il suo acquisto è diventato ufficiale: formula del prestito con diritto di riscatto della metà del cartellino. Stevanovic - informa il Palermo sul proprio sito internet – sosterrà domattina le visite mediche e nel pomeriggio raggiungera' il gruppo di Gattuso nel ritiro di St. Lambrecht".