rotate-mobile
Politica

Rifiuti, "guerra" di cifre sulla Tari: lievi riduzioni delle tariffe, ma aumenta il gettito

Il costo del servizio, effettuato dalla Rap, passa da 118 a 122 milioni. Opposizioni all'attacco, domani la delibera all'esame del Consiglio. Ancora tanti i "furbetti", un palermitano su tre evade. Orlando: "E' importante che tutti paghino perché tutti possano pagare meno"

Guerra di cifre sulla Tari, la tassa comunale sui rifiuti. La Giunta Orlando ha depositato in Consiglio comunale la proposta relativa al 2017. L'Aula, convocata domani alle 12, dovrebbe prendere in esame la delibera. Il dato che balza subito all'occhio è quello sul gettito, che passa da 118 milioni a 122 milioni. Come due anni fa. Il gettito in sostanza serve a "coprire" il costo del servizio effettuato dalla Rap, l'azienda che si occupa dell'igiene pubblica in città. 

Un incremento che ha provocato la reazione delle opposizioni: il primo attacco è partito da Nadia Spallitta, che dice "no" ad ogni ipotesi di aumento ed è pronta a fare le barricate in Consiglio. "Un'amministrazione oculata - dice la vicepresidente del Consiglio, nonché candidata a sindaco - cerca di contenere i costi e incentiva la raccolta differenziata con le premialità. Nulla di tutto questo si è fatto. Anzi, i costi della Rap aumentano come si evince dal piano finanziario contenuto in uno dei prospetti allegati alla delibera".

In sostanza, i 4 milioni di differenza nel gettito rispetto allo scorso anno sono dovuti all'aumento del costo del lavoro della Rap, considerando anche gli adeguamenti fatti ai contratti collettivi di lavoro del settore. Ecco perché la Rap reclama più risorse. E' pur vero però che le tariffe proposte dall'amministrazione sono sostanzialmente in linea con quelle del 2016. Anzi, come rivendica il sindaco Leoluca Orlando, c'è stata "una pur minima diminuzione delle tariffe per tutte le categorie sia familiari che commerciali". Per le utenze cosiddette domestiche, in base ai dati forniti dallo stesso Comune, le riduzioni oscillano da -0,01% a -0,74%: ovvero da pochi spiccioli fino ad un massimo di 2 euro. Cifre calcolate su un appartamento di 100 metri quadri e variabili in relazione al numero del nucleo familiare. Per le utenze non domestiche invece si registra un -0,40%.

"Per il quarto anno consecutivo - aggiunge Orlando - questa amministrazione riesce a raggiungere il risultato di una riduzione del costo individuale della tariffa per i rifiuti e questo è stato possibile grazie ad una sempre più incisiva attività di controllo, verifica e accertamento dell'evasione. E' importante però che tutti paghino perché tutti possano pagare di meno”. Parole quest'ultime che portano alla ribalta un problema annoso, ancora irrisolto, malgrado gli sforzi compiuti nell'attività di controllo: mediamente un palermitano su tre non paga la tassa sui rifiuti perché è sconosciuto agli uffici del Comune o perché dichiara meno di quanto dovrebbe o ancora perché proprio non versa nemmeno un euro. 

Molti “furbetti” della Tari vivono nei quartieri benestanti della città e non fanno nemmeno la raccolta differenziata che, complessivamente, è al 13%. Ciò non consente all'amministrazione di intervenire energicamente sulla Tari, ancora troppo condizionata dal costo del servizio. Se è vero com'è vero che nel medio periodo le tariffe non sono schizzate alle stelle. "Negli ultimi quattro anni - sottolinea Pierpaolo La Commare, vicecapogruppo Mov139 - la pressione fiscale è scesa del 17-18%. La riduzione di quest'anno, seppur minima, è la conferma di questo trend". 

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, "guerra" di cifre sulla Tari: lievi riduzioni delle tariffe, ma aumenta il gettito

PalermoToday è in caricamento