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Rifiuti, sindaci del Palermitano si autoconvocano alla Regione: "Servono interventi urgenti"

I mezzi dei comuni della provincia non possono utilizzare Bellolampo. Gli autocompattatori possono solo depositare i rifiuti che, dopo il trattamento di "stabilizzazione", vengono dirottati nella discarica di Motta Sant'Anastasia. Operazione ritenuta troppo costosa

La mattina del 18 gennaio si presenteranno a Palazzo d'Orleans per chiedere al presidente della Regione, Nello Musumeci, interventi urgenti in tema di raccolta e smaltimento rifiuti. A scendere in piazza sono i sindaci di 50 comuni del Palermitano e del Trapanese, che hanno costituito un comitato di protesta contro l'emergenza rifiuti. 

Dal mese scorso la discarica di Bellolampo - ormai prossima alla saturazione - accoglie solo i rifiuti di Palermo e Ustica. L'accesso è invece inibito ai mezzi dei 50 comuni gestiti dalla società EcoAmbiente. Gli autocompattatori possono solo depositare i rifiuti che, dopo il trattamento di "stabilizzazione", vengono dirottati nella discarica di Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania. Un'operazione che i sindaci ritengono costosa, troppo per le casse delle loro amministrazioni.

Ieri il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha raggiunto i trasportatori bloccati fuori dai cancelli e in un video pubblicato su Facebook ha voluto mostrare le lunghe code dei mezzi pesanti all'ingresso della discarica denunciando ritardi e disagi. La lentezza delle operazioni di scarico influisce infatti anche sulla raccolta dei rifiuti per le strade della città.

L'autoconvocazione al cospetto del governatore è stata decisa dai sindaci al termine di una riunione che si è svolta a San Cipirello. Lo scopo è quello di trovare soluzioni alternative concordate, che non comportino una maggiorazione dei costi di smaltimento.

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