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Cronaca Termini Imerese

L’ultimo giorno di lavoro alla Fiat Sindacati: subito intesa con Dr Motor

Ingresso in fabbrica con volti tesi e scuri per gli operai. Ieri l'incontro al ministero dello Sviluppo economico per raggiungere un accordo sulla mobilità. Ma tutto è rinviato al 30 novembre

Immaginate l’atmosfera dell’ultimo giorno di scuola. Ecco, adesso ribaltatela. Benvenuti a Termini Imerese, stamattina, davanti ai cancelli della Fiat. È l’ultimo giorno di lavoro, gli operai sono sfiduciati, affranti e i loro volti tesi, scuri. Oggi usciranno dallo stabilimento e sarà cassa integrazione fino al 31 dicembre. Poi? Chissà.

Ieri al ministero dello Sviluppo economico un incontro per definire la questione della mobilità decisiva per l’intesa con Dr Motor. Ma tutto si è concluso con un rinvio al 30 novembre, l’ennesimo. Il sindaco di Termini, Salvatore Burrafato, ha fatto sapere che il Lingotto sarebbe disponibile a un incentivo per la mobilità per coloro che potrebbero andare in pensione il 31 dicembre 2017. Sono soltanto 500-600 operai su 2.200.  "L'incontro - ha detto il segretario provinciale della Fiom Cgil Roberto Mastrosimone- non è stato risolutivo, rimane da sciogliere il nodo dell'accompagnamento alla pensione per i circa 600 lavoratori che consentirebbe di chiudere questa ipotesi di accordo con la Dr Motor. È chiaro che la Fiat si sta assumendo una grave responsabilità chiudendo gli impianti con il rischio di impedire che questi operai vadano in prepensionamento. Mi auguro che mercoledì prossimo si possa raggiungere un accordo sulla trattativa che tuteli non solo gli operai ma anche l'indotto". Dal canto suo il governatore Raffaele Lombardo parla della Fiat come di “un interlocutore che non ci ha affatto ascoltato, un muro di silenzio che per questo residuo di accordo mi auguro venga meno”.

Di certo c’è solo che oggi dono previste due assemblee davanti ai cancelli della fabbrica: una dalle 9,20 alle 11,20, l’altra dalle 14 alle 16. Ci saranno Maurizio Landini della Fiom, Eros Panicati e Gianluca Ficco della Uilm. Di sicuro c’è che dallo stabilimento oggi uscirà l’ultima Lancia Y, ma per gli operai sarà come una “Z” nella storia di una realtà che per 40 anni ha dato lavoro e prosperità a centinaia di famiglie. E che negli ultimi mesi si è trasformata in un incubo che ora si sta materializzando. ''Porteremo le ghirlande, e' tutto finito'', dice Angelo Barbera, 41 anni di lavoro alle spalle.

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