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Cronaca Oreto-Stazione / Piazza Giulio Cesare

Porte chiuse e appuntamenti impossibili, l'ufficio Tributi è irraggiungibile: disagi per i contribuenti

I palermitani, alle prese con gli avvisi di accertamento e le novità relative agli sconti per le imprese colpite dal Covid, non riescono ad interloquire con il Comune. I commercialisti: "Cittadini esasperati". Susinno (Sc): "Si riceva l'utenza per telefono e online"

Porte chiuse fino al 31 gennaio all'ufficio comunale dei Tributi di piazza Giulio Cesare e per i contribuenti palermitani - alle prese con migliaia di avvisi di accertamento antecedenti al 2020 e le novità relative agli sconti per le imprese colpite dal Covid - è impossibile non solo prenotare un appuntamento, ma anche rintracciare telefonicamente gli impiegati.

Con i dipendenti in smartworking squillano a vuoto i telefoni ed è "difficile, se non impossibile, prendere contatti con gli uffici per discutere ed eventualmente correggere, se non addirittura annullare, eventuali avvisi di accertamento errati". Lo denuncia l'Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo (Ugdcepa), secondo cui il Comune "non ha tenuto in minima considerazione le precarie condizioni economiche in cui versano famiglie e imprese a causa della crisi pandemica. Ci sono cittadini esasperati".

"In un quadro caratterizzato da crisi, paure e incertezze era davvero necessario procedere all'emissione e alla notifica di atti di accertamento non prossimi alla decadenza? Non poteva il Comune attendere magari la fine di questo 2021?" domanda il direttivo Ugdce, proponendo invece la "sospensione degli atti e dei termini di impugnativa". Senza voler entrare nel merito di quest'ultima richiesta, sono innegabili le difficoltà d'interlocuzione dei cittadini con il settore Tributi. A maggior ragione ora, con le porte di piazza Giulio Cesare sbarrate e la precedente chiusura dello sportello di via Ausonia. Inoltre, in base a quanto si apprende, anche a causa di un organico ridotto all'osso, al settore Tributi la consulenza all'utenza sarebbe stata nei fatti azzerata.

E se nel frattempo l’avviso scade, cosa succede?" s'interroga Marcello Susinno, consigliere di Sinistra Comune, che ha chiestoprenotazioni ufficio tributi-2ufficialmente all'amministrazione di "attivare gli appuntamenti telefonici e online, da remoto, con l’utilizzo dei relativi strumenti tecnologici, in modo da poter ricevere l'utenza pur restando a casa”. Sarebbe questa, in piena pandemia da Coronavirus, l'unica possibilità per contattare gli uffici. L'area Sviluppo economico, come annunciato, questa settimana avvierà il servizio di appuntamento in videoconferenza con Google Meet. Perché il Comune non ha previsto modalità analoghe anche per altri uffici come quello dei Tributi? 

Suap, ricevimento in videoconferenza 

Per Susinno, "data l'attuale situazione sanitaria, tale servizio rappresenta un imperativo di carattere etico e civico" perché si dovrebbe puntare ad "agevolare i contribuenti". E invece niente di tutto questo. L'interfaccia per le prenotazioni tramite il sito del Comune non dà la disponibilità di nessuna data e la comunicazione di chiusura degli uffici è affidata ad uno scarno avviso appiccicato con lo scotch su uno dei portoni di piazza Giulio Cesare. "E' evidente - conclude Susinno - la necessità di attivare canali di comunicazione adeguati. L’amministrazione comunale proceda con la dovuta urgenza a pubblicare sul sito istituzionale apposite comunicazioni che in modo schematico ed esaustivo indichino tutti gli adempimenti a carico del cittadino e le modalità con le quali potersi relazionare con l'ufficio Tributi".

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