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Cronaca

Rifiuti ed evasione, il Comune pensa alla Tari in bolletta: Avanti insieme si dice favorevole

Per far quadrare i conti la giunta Orlando vuole inserire l'imposta comunale nella bolletta energetica, come per il canone Rai, e lo ha comunicato in una nota trasmessa a Camera, Senato e ministeri vari. Posizioni divergenti all'interno del M5S

Il Comune non riesce a chiudere il bilancio di previsione e la giunta Orlando lo certifica in una delibera: impossibile far quadrare i conti, a meno che il Parlamento non approvi una norma che consenta alle amministrazioni comunali di riscuotere la Tari attraverso il pagamento della bolletta dell’energia elettrica. Un po’ come avviene da 6 anni con il canone Rai. L’idea, più volte espressa dal sindaco, è stata inserita in un atto della Giunta trasmesso a Camera, Senato, presidente del Consiglio e ministeri vari "per fini conoscitivi e al fine di valorizzare le proposte legislative". Insomma, il sindaco e gli assesori spingono affinché la Tari in bolletta diventi legge.

La pensata del sindaco ha già trovato il sostegno di alcuni esponenti della maggioranza in Consiglio. "L’inserimento della Tari nella bolletta della luce - spiegano Valentina Chinnici (foto allegata) e Massimo Giaconia, consiglieri di Avanti insieme - è una misura utile a contrastare l’evasione ancora altissima. Data la scarsa capacità di riscossione, a fronte del fatto che la gestione dei rifiuti e il loro conferimento per legge devono essere coperti dal gettito Tari, non vediamo valide alternative. Il nuovo amministratore e i dirigenti della Rap devono tuttavia fare in modo che le percentuali della raccolta differenziata arrivino quantomeno a quelle previste dalla legge. È indispensabile aumentare la raccolta differenziata oltre che evitare la realizzazione di nuove discariche e alimentare l'economia circolare dei rifiuti, mettendo la società gestore e il Comune nelle condizioni di impegnare parte dei proventi Tari per finanziare politiche di premialità per i cittadini più virtuosi".

Valentina Chinnici-2Favorevole anche parte della minoranza dentro Sala delle Lapidi."Sul tema dell’evasione della Tari - afferma il consigliere Antonino Randazzo (M5S) - occorre una seria ed approfondita analisi. Se il tema dell’inserimento nell’eventuale bolletta Enel è pagare tutti per pagare tutti un po’ di meno e migliorare servizi ritengo che sia una possibile strada da valutare, anche per dare risposta a quei cittadini virtuosi che pagano e giustamente pretendono una città pulita e servizi puntuali. Purtroppo i palermitani rischiano invece di pagare un aumento della Tari per colpa della Regione, di Musumeci e dei ritardi nella realizzazione della VII vasca a Bellolampo che doveva essere pronta già dal 2020".

Non è d’accordo invece la capogruppo del M5S, Rosalia Lo Monaco: “Siamo contrari all'idea dell'Amministrazione che nient'altro farebbe se non inasprire i toni e il comune sentire dei cittadini palermitani. Questa proposta è solo un tentativo maldestro di spostare l'attenzione ‘dalla luna al dito’, e dunque dalle reali responsabilità dell'amministrazione attiva, dimenticando che le tasse si pagano quale corrispettivo di un servizio, che, da par suo, sta facendo acqua da tutte le parti facendo sì che questo costo sia vissuto, almeno in parte, come una vessazione, ancor più se costretti a pagarlo poiché incluso in bolletta. Non si può sorvolare sul fatto che da anni a Palermo siamo sommersi da cumuli di rifiuti di ogni genere e da extra costi provocati da una gestione fallimentare dell'azienda partecipata dal Comune, la Rap, per non parlare degli ulteriori costi per le casse comunali derivanti dal fallimento di Amia. Ci auguriamo che Roma possa venire in nostro soccorso con un decreto straordinario ad hoc e un Commissario capace di gestire le emergenze della nostra città, ridotta ormai allo stremo e ancor più in difficoltà a seguito della pandemia”.

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