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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via San Lorenzo

Scuole senza riscaldamenti, l'emergenza non si ferma: alcune mamme si rivolgono alla polizia

A San Lorenzo nell'istituto Bentivegna un intero piano è al freddo. Il preside ha provveduto ad acquistare alcune stufette, ma in classe si gela e i genitori protestano. Stessa storia al D'Angelo e all'asilo nido Pellicano

La caldaia è rotta ed è l'ennesimo guasto in una scuola palermitana. Mentre i figli fanno lezione al gelo nell'istituto elementare Bentivegna a San Lorenzo, i genitori esasperati bussano direttamente alle porte del commissariato di zona. "Dopo le proteste in presidenza - racconta a PalermoToday un gruppo di mamme - abbiamo deciso di rivolgerci alle forze dell'ordine per trovare una soluzione". La denuncia, tuttavia, non è stata raccolta. "Perché non c'è reato - proseguono - e la scuola tramite il preside ha fatto tutto ciò che poteva fare. Adesso spetta al Comune intervenire". 

Il primo piano del plesso di via San Lorenzo così è al freddo. Le sei classi, ovvero due terze, due quarte e due quinte non hanno i riscaldamenti. E i bambini fanno lezione con alcune stufette, che il preside ha provveduto a comprare. "C'è un mal funzionamento dell'impianto - spiega Brenda, mamma di un bambino che frequenta quell'istituto - e lunedì e martedì l'uscita è stata addirittura anticipata, per evitare che i nostri figli stessero al gelo. Oggi sono rientrati in classe e, di contro, sono rimasti per cinque ore al freddo. Non vogliamo rischiare che i nostri bambini vadano in ipotermia come già accaduto". Diverse le soluzioni, in attesa che Amg ripristini il guasto: dalle stufette elettriche ai doppi turni pomeridiani nell'edificio adiacente, il plesso San Lorenzo". 

Sempre nella zona di San Lorenzo, al plesso D'Angelo (dell'istituto comprensivo Alessandra Siragusa) un'altra caldaia è rotta. "Con alcune mamme - spiega Palmina Esposito, rappresentante di una delle classi al freddo - abbiamo deciso di far entrare i bambini, ma di montare una protesta. I riscaldamenti sono guasti, noi abbiamo chiesto la sostituzione della caldaia, ma non è un intervento che è possibile fare dall'oggi al domani. Per questo i nostri bambini muoiono dal freddo. E' inaccettabile per una scuola elementare. Già a dicembre doveva venire Amg per farla ripartire. Andava sostituita, ma nulla è stato fatto. Il Comune adesso ha accettato il cambio, ma siamo in attesa data l'emergenza. Qualche classe ha portato scaldini e stufette, ma io non sono propensa. Stiamo pur sempre parlando di bambini. Tutto ciò non è sicuro". 

Invariata ancora la situazione all'asilo nido Pellicano di Bonagia. "L'assessore ci aveva assicurato che il pezzo necessario al ripristino dell'impianto sarebbe arrivato il 28 gennaio - puntualizza Claudia Saiu -. Adesso ci viene detto che non verrà sostituito un pezzo, ma rifatto l'impianto e sicuramente non quest'inverno. Per ovviare al problema sarà fornito un solo condizionatore per tutto l'asilo, quindi una sola stanza verrà riscaldata, ovvero quella più grande dove i bambini mangeranno e faranno attività tutti insieme. Nessun rispetto per differenziare le aree gioco e le attività di bambini così diversi nella crescita da 0 a 3 anni. In più 20 bambini saranno costretti a dormire tutti insieme in una sola stanza del nido dove è possibile mettere un pinguino. Le altre stanze del nido non potranno essere usate o, peggio, se venissero usate i bambini passerebbero dal caldo alla stanza fredda. Io ho chiesto la possibilità di installare almeno due o tre condizionatori ma ci si scontra contro un muro di gomma". 
 

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