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Domenica, 28 Aprile 2024
La commemorazione in via Notarbartolo

Scontri al corteo del 23 maggio, interrogazione parlamentare: "Qualcuno ha dato disposizioni ai poliziotti?"

L'iniziativa di Alleanza Verdi Sinistra, con primo firmatario Nicola Fratoianni, è volta a conoscere "quali iniziative intende assumere il governo per acquisire ogni elemento utile a valutare eventuali responsabilità da parte della questura e della prefettura di Palermo nella gestione dell'ordine pubblico". Anche Scarpinato (M5s) ha presentato un atto al Senato

Due interrogazioni sono state presentate, una alla Camera di Alleanza Verdi Sinistra e l'altra al Senato di Roberto Scarpinato del Movimento 5 Stelle, sugli scontri avvenuti a Palermo, durante il corteo per il trentunesimo anniversario della strage di Capaci. 

L'interrogazione di Alleanza Verdi Sinistra, primo firmatario Nicola Fratoianni, è volta a conoscere "quali iniziative intende assumere il governo per acquisire ogni elemento utile a valutare eventuali responsabilità da parte della questura e della prefettura di Palermo nella gestione dell'ordine pubblico".  

Il testo completo dell'interrogazione

"Vogliamo anche sapere - prosegue - se siano state impartite disposizioni da altri organismi facenti capo al Ministero dell'Interno che hanno condizionato le scelte degli operatori di polizia presenti e che hanno avuto come conseguenza l'intervento immotivato contro i manifestanti".

 "In 30 anni di celebrazioni dell'anniversario della strage di Capaci non era mai accaduto che ad un corteo antimafia venisse impedito di raggiungere un luogo simbolo delle lotte per la legalità - concludono - e anche le parole utilizzate dalla questura di Palermo che ha messo in contrapposizione le celebrazioni organizzate dalla Fondazione Falcone con l'iniziativa del 'Coordinamento 23 maggio' rappresentano un pessimo segnale".

"Non era mai successo che la Polizia impedisse, anche facendo ricorso ai manganelli, a dei ragazzi organizzati in una manifestazione di raggiungere l'albero Falcone in via Notarbartolo, evidentemente si voleva evitare che venissero disturbate alcune autorità che parlavano dal palco, come il sindaco Lagalla, criticato perché eletto con il sostegno di Dell'Utri. E' inaccettabile che sia accaduto: stiamo parlando di un corteo con le sigle di Cgil, Anpi, Movimento Agende Rosse, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e altre associazioni antimafia. Erano giovani che volevano far sentire la loro voce anche a chi era sul palco ufficiale. Per fare luce sull'accaduto, al Senato ho presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno. Vogliamo sapere se Piantedosi non ravveda responsabilità in tale modalità di gestione dell’ordine pubblico, nella misura in cui potrebbe essere stata negata la possibilità di esprimere liberamente il proprio pensiero", afferma in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle, Roberto Scarpinato.

"E' chiaro a tutti - aggiunge Scarpinato - che non poteva e non doveva essere precluso ai singoli cittadini di accedere alla via Notarbartolo. Anche a causa di questi fatti, il trentunesimo anniversario della strage di Capaci è stato tristissimo, all'insegna della rimozione e della normalizzazione. Infatti, l'episodio di Palermo si inserisce in un complessivo disegno di normalizzazione, in cui - conclude Scarpinato - si vuole far credere, ad esempio, che sia normale eleggere presidente della commissione Antimafia una persona che frequenta un condannato per la strage di Bologna".

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