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Cronaca Romagnolo / Via Messina Marine, 197

"Volano" tra le auto per salvare un bimbo: "Grazie a quegli angeli in divisa"

Un piccolo di 18 mesi ha avuto una crisi epilettica e non riusciva a respirare. La folle corsa al Buccheri La Ferla frenata dal traffico domenicale. Così due agenti del commissariato Brancaccio hanno preso il bambino in braccio correndo a piedi verso il pronto soccorso. La lettera del nonno al Questore

Un corsa contro il tempo tra le auto imbottigliate nel traffico, l’arrivo la pronto soccorso del Buccheri La Ferla e le cure dei medici. Quello di domenica sera è stato un vero e proprio intervento da film, quando i poliziotti del commissariato Brancaccio hanno portato in braccio un bambino che aveva avuto una crisi epilettica e non riusciva a respirare. Il nonno del piccolo Gabriele ha voluto ringraziare la polizia per quell’eroico salvataggio scrivendo una lettera indirizzata al questore di Palermo Guido Longo: “Sono rimasto senza parole quando ho visto i poliziotti prendere il bambino dall’auto e correre tra le macchine verso l’ospedale”.

Erano le ore 19,45 quando i familiari del piccolo, di circa due anni, stavano percorrendo via Messina Marine per cercare di trasportarlo al pronto soccorso. La loro auto, però, era rimasta bloccata in mezzo al traffico e dal finestrino si poteva scorgere la testa del bambino che era seduto in braccio alla madre. I poliziotti hanno notato che qualcosa non andava e si sono avvicinati al mezzo. Una volta capita la situazione hanno acceso lampeggianti e sirena nel tentativo di aprirgli la strada e facilitare l’arrivo in ospedale. Prima di arrivare al Buccheri La Ferla uno degli agenti aveva praticato una manovra sul piccolo nel tentativo di liberargli le vie aeree, rendendosi però conto che l’unica cosa da fare per superare quella lunga colonna di lamiere fosse correre in ospedale.

E così uno dei poliziotti ha fatto uno scatto quasi in chilometro per allertare i medici, mentre il collega correva con il piccolo fra le braccia, urtando auto e passanti, fino all’arrivo presso la struttura sanitaria. “L’intervento dei due poliziotti - spiegano dall’ospedale - è servito probabilmente a salvare la vita al piccolo Gabriele. Così facendo gli hanno permesso di arrivare il prima possibile e sottoporsi a tutte le cure necessarie”. A quel punto sono arrivati i familiari e con loro un abbraccio liberatorio ai due uomini in divisa. Un ringraziamento che al nonno non è bastato e che ha voluto mettere nero su bianco. “Quando siamo arrivati - scrive ancora nonno Giovanni - abbiamo visto gli agenti accanto a mio nipote e ai dottori. Il bambino era cosciente e fuori pericolo. Ringrazio questi angeli custodi per il loro servizio, per la loro bravura e per lo spirito umano dimostrato”.

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