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Cronaca

Fallimento Amia, chiesti quattro anni per Galioto e Colimberti

Questa la richiesta avanzata dal pm Carlo marzella per il crac, risalente al 2013, di quella che fu l'azienda di igiene ambientale palermitana. L'Amministrazione, costituitasi parte civile, ha chiesto un risarcimento danni da 1 miliardo e 265 milioni

Chiesti quattro anni di carcere per il fallimento dell'Amia nei confronti dell'ex presidente e del suo direttore generale. Questa la condanna richiesta da pubblico ministero Carlo Marzella nei confronti di Enzo Galioto e Orazio Colimberti per il crac, risalente al 2013, di quella che fu l'azienda di igiene ambientale palermitana. Durante la requisitoria il pm ha chiesto anche la condanna a tre anni per gli ex componenti del consiglio d'amministrazione Angelo Canzoneri, Franco Arcudi e Paola Barbasso Gattuso. Il processo è stato rinviato al prossimo 24 febbraio.

Diversa la situazione di Giuseppe Costanza, Antonio Giuffre', Gaetano Mendola e Vincenzo Gargano, per i quali è stata richiesta l'assoluzione. L'Amministrazione comunale, che si era costituito parte civile nel procedimento di fronte alla quinta sezione penale del Tribunale e rappresentato dal legale Airò Farulla, ha chiesto la condanna dei due membri del collegio dei sindaci Costanza e Giuffrè. A ciò si aggiunge una richiesta di risarcimento danni da 1 miliardo e 265 milioni di euro, ovvero "il valore dell'azienda prima del dissesto e del fallimento".

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