Vertenza nel trasporto pubblico-privato, lunedì di protesta per i lavoratori davanti all'assessorato
Sit in dei dipendenti di Etna Trasporti, Segesta, Sicilbus e Interbus in via Leonardo da Vinci. I sindacati Fit Cisl e Uil Trasporti: "Stop turni da 12 ore, hanno diritto a riposi e pagamenti sulle percorrenze"
Nuova giornata di protesta nel settore del trasporto pubblico-privato. Tornano a scioperare per 24 ore i lavoratori delle aziende Etna Trasporti, Segesta, Sicilbus e Interbus che domani, lunedì 5 giugno, si ritroveranno alle 9 davanti alla sede dell’assessorato regionale delle Infrastrutture e Trasporti in via Leonardo Da Vinci. A renderlo noto sono le organizzazioni sindacali Fit Cisl Sicilia e la Uil Trasporti Sicilia.
"Le motivazioni dell’ennesimo sciopero sono sempre le stesse, una vertenza che va avanti da troppo tempo e la palese volontà datoriale - spiegano i segretari di Fit Cisl, Davide Traina, e Uil Trasporti, Franco Trupia - di non intraprendere alcuna relazione industriale con i sindacati, disattendendo ogni tentativo di aprire un dialogo conciliativo. Grazie all’intervento del prefetto Maria Teresa Cucinotta, che ha dato la più ampia disponibilità a tenere aperto un tavolo, siamo riusciti a mettere insieme i rappresentanti legali dell’azienda e la direzione generale del dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti che si è impegnata a convocare un confronto risolutivo con le i sindacati".
"Una proprietà operante su concessioni regionali - continuano Traina e Trupia - non può assolutamente andare contro quelle che sono le regole contrattuali mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. Non possiamo continuare ad accettare un impegno lavorativo superiore alle 12 ore, il non rispetto della normativa comunitaria con la relativa fruizione settimanale di 45 ore di riposo consecutive e il mancato pagamento dei ritardi sulle percorrenze stabilite. Siamo sempre più convinti - concludono - che la contrattazione sia lo strumento migliore per il raggiungimento di determinati obiettivi, auspicando che l’intervento delle istituzioni possa portare nel più breve tempo possibile alla risoluzione della vertenza".