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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Maqueda

Asili nido, passeggini in corteo fino al Comune: “I nostri figli non sono pacchi”

Protestano mamme e papà contro doppi turni e trasferimenti, dopo che dieci strutture sono risultate non a norma secondo le ultime direttive sulla sicurezza. Intanto è scaduta la convenzione con la ditta che fornisce le carni alle mense scolastiche

Un centinaio di genitori indignati hanno manifestato stamattina, spingendo dei passeggini vuoti dal Massimo fino a Palazzo delle Aquile. Così mamme e papà dei piccoli alunni degli asili nido hanno voluto esternare tutto il loro malcontento a causa delle recenti prese di posizione del Comune su una decina di strutture della città che non sono a norma con le ultime direttive sulla sicurezza (Braccio di Ferro, Coccinella, Domino, Ermellino, Il Faro, Filastrocca, La Malfa, Libellula, Maria Pia di Savoia e Maricò). Da qui la decisione di dimezzare i posti a disposizione delle famiglie e ricorrere a doppi turni e trasferimenti dei bambini in altri plessi più lontani.

Una situazione che ha scatenato le ire dei genitori che sostengono che si sta interpretando in maniera restrittiva un decreto per la sicurezza che in realtà dovrebbe trovare applicazione entro il 2015. E’ scattata così la protesta pacifica che si è concretizzata stamattina in un corteo di genitori che marciavano gridando slogan come “Non sono pacchi i nostri figli”.

Asili nido, genitori in protesta contro i doppi turni

Ma c’è di più: “Proprio la scorsa settimana – spiega Antonio Triolo, genitore di un bimbo che frequenta il nido Margherita di Savoia – ci hanno messo al corrente del fatto che, essendo scaduta la convenzione con la ditta fornitrice di carni bianche e rosse, non saranno più servite ai bambini fino a che, con il nuovo bando, non sarà fatta una nuova assegnazione. Questo sottolinea nuovamente l’incapacità di questa amministrazione di riuscire a programmare degli interventi in maniera da non causare disagi alle famiglie”.

Sulla questione è intervenuto anche Davide Gentile (Fratelli d'Italia). "Chiediamo al Sindaco - si legge in una nota - di intervenire sulla vicenda informando i cittadini sulle responsabilità della sua Amministrazione che ha avuto più di due anni a disposizione per evitare questa situazione. Ma soprattutto chiediamo che Leoluca Orlando, peraltro Presidente di Anci Sicilia che sul tema risulta ad oggi completamente latitante, si assuma la responsabilità di impedire che tutto questo avvenga".

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