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Cronaca Cinisi

"La Memoria ha futuro", a Cinisi un progetto con gli studenti per ricordare le vittime innocenti delle mafie

Libera e Pro Loco Cinisi 2.Zero coinvolgeranno i ragazzi delle quinte elementari dell’istituto comprensivo statale. Antonio Zangara: "Con percorso educativo vogliamo costruire un senso di comunità e dare visioni positive sul futuro della nostra terra"

Mantenere vivo il ricordo della vittime innocenti delle mafie attraverso il valore della testimonianza e guardare al futuro con speranza rivolgendosi alle generazioni che verranno. Con queste intenzioni nasce “La Memoria ha futuro”, il progetto promosso da Libera e dalla Pro Loco Cinisi 2.Zero dedicato ai ragazzi delle quinte elementari dell’istituto comprensivo statale di Cinisi.

Antonio Zangara, figlio di Salvatore Zangara, assassinato a Cinisi in piazza Vittorio Emanuele Orlando esattamente 38 anni fa, l’8 ottobre del 1983, ha ricordato stamattina suo padre alla presenza, tra gli altri, di suo fratello Vincenzo Zangara, del sindaco Giangiacomo Palazzolo, degli assessori Luisa Storaci e Angelo Nicchi, dei consiglieri comunali Giuseppe Manzella e Salvatore Anania, della presidente dell’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Lusia Impastato.

Subito dopo proprio Zangara ha dato il via al progetto: è stato il protagonista del primo di una serie di incontri con gli studenti di Cinisi a cui ha raccontato il suo percorso di memoria ed impegno, parlando della sua storia e del futuro, con il valore aggiunto di farlo proprio nel suo paese natale. Le attività di formazione proseguiranno sino a un'altra data simbolo, il 21 marzo, Giornata della memoria e dell'impegnoin ricordo delle vittime innocenti delle mafie.Gli studenti saranno protagonisti di un percorso che partirà dalla dimensione umana per arrivare alla scoperta delle esperienze di impegno sociale di alcune associazioni che operano sul territorio.

Il progetto, reso possibile anche grazie alla sensibilità della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Cinisi, professoressa Benedetta Lidia Bartolotta, mira a contrastare l’indifferenza attraverso l’affermazione di un sentimento di cittadinanza attenta e responsabile, stimolando l’impegno attraverso l’utilizzo di linguaggi adatti ai giovani protagonisti delle attività e parlando di buoni esempi.

“Questo percorso educativo - spiega Antonio Zangara - vuole costruire senso di comunità e dare visioni positive sul futuro della nostra terra. Un futuro basato sull’impegno dei singoli”.

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