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Cronaca

Tecniche mini invasive per curare le vene varicose: al Policlinico trattamenti con la radiofrequenza

Un catetere, inserito sotto controllo ecografico, lavora emettendo energia all’interno del vaso, provocando la chiusura dello stesso. La procedura viene eseguita in day service: il paziente torna a casa nella stessa giornata

Al Policlinico le vene varicose si curano con la tecnica mininvasiva della radiofrequenza. I trattamenti per le persone affette da varici degli arti inferiori sono ormai consolidati all’interno dell’Unità operativa semplice Dipartimentale di flebolinfologia.

Sotto controllo ecografico all’interno della vena malata viene inserito un catetere sottile, collegato a un generatore di radiofrequenza esterno. Il catetere per radiofrequenza lavora emettendo energia all’interno del vaso, provocando la chiusura dello stesso. La procedura viene eseguita in Day service per cui il paziente torna a casa nella stessa giornata.

“Questa metodica innovativa – spiega Mario Bellisi, responsabile dell’Uosd di Flebolinfologia – è stata sviluppata già da alcuni anni. Da marzo 2022 la tecnica endovascolare è stata integrata tra le prestazioni eseguite ogni giorno all’interno della nostra unità operativa. Particolarmente gradita ai pazienti, è raccomandata dalle principali linee guida della società europea di chirurgia vascolare”.

Per fissare una visita e valutare la possibilità di sottoporsi alla procedura con radiofrequenza occorre prenotare tramite il Cup dell’Aoup con impegnativa del medico curante per “visita di chirurgia vascolare cod 897CV primo accesso (Ambulatorio di Flebolinfologia)”. 
 

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